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bivio

Non esistono turni elettorali e coalizioni politiche slegate dal prima e dal dopo. La politica impone, se è Politica, che si affermino confini valoriali e contenuti inevitabilmente figli del pregresso, sia che si voglia cambiare sia che si voglia rafforzare una linea, e lucidamente tracciati per obiettivi futuri. Qualora non fosse politica ma solo mercato, allora varrebbe tutto.

Il turno regionale incombente richiede una catena di comando Torino – periferie che per adesso non esiste, tanto che si assiste alla nascita di liste civiche nel collegio alessandrino del tutto decontestualizzate, prive di coerenza rispetto a quel che è stato il centrosinistra negli ultimi anni in questa porzione di Piemonte, nel bene e nel male.

Non si approfitta di questa fase per mettere un punto sui valori di cui siamo stati portatori e nemmeno per superare quelle divisioni che alle comunali 2017 non hanno aiutato la definizione di un campo ampio e unitario su obiettivi condivisi.

La definizione di una coalizione e di accordi con eventuali liste civiche passa prima di tutto dalla scrittura di un progetto comune che regga nel tempo e che sia pensato per creare un terreno fertile, qualora si vincesse o si perdesse.

Se l’idea invece è affrontare le regionali per le regionali ignorando le ricadute valoriali e di prospettiva per stipulare degli accordi con l’unico scopo di non perdere, allora è un altro discorso.

Vale anche per i contenuti. Il Sì per il Sì può convincere l’elettorato depresso dalla superficialità interessata del Governo Giallo-Verde ma ha bisogno di progetti atti a definire come Torino intenda coinvolgere le periferie in un modello di sviluppo regionale diffuso.

L’ultimo segnale intelligente arrivò dall’amministrazione Bresso con i poli di innovazione tecnologica distribuiti sul territorio regionale. Per chiudere, sul metodo e sui contenuti dell’alleanza e del progetto si parte molto male. Speriamo si recuperi.

Giorgio Abonante

Franco Gavio

Dopo il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Politiche ha lavorato a lungo in diverse PA fino a ricoprire l'incarico di Project Manager Europeo. Appassionato di economia e finanza dal 2023 è Consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Dal dicembre 2023 Panellist Member del The Economist.

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