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Giorgio Abonante con Marco Martinengo: la nostra Community

Il tema dell’ “ascolto” è forse uno dei passaggi fondamentali nel rapporto tra istituzioni e cittadinanza. Spesse volte la classe politica non lo attua con la dovuta attenzione, o per lo meno se ne fa carico solo al momento del confronto elettorali, al punto che una parte sempre più ampia della popolazione non ne intravede più un elemento inclusivo di partecipazione democratica, bensì un’offerta capziosa da parte del politico di turno tesa solo a scopo propagandistico. Le conseguenze sono assai tristemente note: una costante e preoccupante disaffezione al voto.

La democrazia rappresentativa moderna è una forma di governo molto complessa e ben teorizzata, tuttavia i suoi principi si vaporizzano in una astrattezza formale allorché l’élite politica al comando si allontani dalla realtà del quotidiano.

Ovviamente in una dimensione su grande scala sono presenti dei “mediatori” (partiti, gruppi d’interesse, ecc.) che interloquiscono con i poteri di governo, mentre in un perimetro molto più geograficamente ristretto (Istituzioni comunali) la mediazione assume più un valore interlocutorio di conoscenza diretta tra gli eletti (Sindaco, Giunta) e cittadinanza. Particolarmente specifico è il quadro di distribuzione demografica del Comune di Alessandria. Un’area molto vasta in cui si situa un concentrico urbano asimmetrico costellato da decine di piccole frazioni.

L’attuale Sindaco in carica Giorgio Abonante, nel corso della sua campagna elettorale (2022), ha dedicato molto tempo al tema della partecipazione. Egli ha fatto tesoro della sua lunga esperienza come Consigliere Comunale, da cui ha desunto che non è sufficiente solo amministrare con dovizia e cura, bensì anche saper “ascoltare” per capire in che cosa consiste il vissuto reale della “sua” comunità d’appartenenza.

Se non hai voce”, recentemente affermava Abonante “chi prenderà la parola per te? Chi difenderà i tuoi interessi se tu non hai la possibilità di farlo? E non solo i tuoi interessi come individuo se ti capita di far parte di un gruppo che nel suo complesso ha difficoltà nel trovare udienza, come potranno essere tutelati gli interessi di quel gruppo?

Quel “gruppo” il venerdì 28 ottobre alle ore 21.00 erano i cittadini della frazione San Michele che hanno manifestato civilmente al cospetto del Sindaco e alcuni membri della Giunta la possibilità di risolvere alcuni inconvenienti che affliggono la comunità. In particolare, le loro perplessità vertevano sul funzionamento del semaforo ubicato sulla strada statale. Per la restante parte della cittadinanza alessandrina “quel semaforo” è uno dei tanti meccanismi che regolano il traffico urbano a cui essa non presta la minima attenzione. Per i cittadini di San Michele “quel semaforo”, se ben funzionante, garantisce loro incolumità e tempi d’accesso ragionevoli alle loro abitazioni.

Ringraziamo Marco Martinengo per la cura che ha riposto nel organizzare l’evento. Massimo Arlenghi e Michelangelo Serra per il loro contributo.

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Il Ponte