
Lo sport – ed in modo particolare lo sport di squadra – deve essere incentivato perché contribuisce a migliorare la salute psicofisica di persone di ogni età, ma soprattutto per la sua funzione sociale, formativa, culturale, di rispetto delle regole e come veicolo di inclusione e aggregazione. Per questi motivi deve essere diffuso e favorito sia a livello di strutture, che vanno indubbiamente migliorate e “assicurate”, che di stimolo, sensibilizzazione e promozione. Lo sport rappresenta un “bene da preservare”. È sufficiente osservare qualunque squadra giovanile di qualunque disciplina sportiva allenarsi e giocare una partita e immediatamente si è di fronte alla società di domani, cioè ragazzi e ragazze che provengono da contesti culturali diversi, spesso di status sociale e nazionalità differenti, che imparano a “fare squadra”: si passano la palla in maniera efficace, si supportano per poi raggiungere un obiettivo comune, che è vincere una partita.
Lo sport esprime un modello molto chiaro ed evidente.
“Allenare, allenarsi, guardare altrove” non è soltanto il titolo del libro di Mauro Berruto, ma dovrebbe essere un modo per affrontare la vita, dando il meglio di sé in ogni occasione.
Alcune settimane fa abbiamo avuto modo di confrontarci con il Presidente della Società Alessandria Volley, Andrea La Rosa, con alcuni allenatori e membri dello staff.
Abbiamo avvertito la passione e apprezzato l’incredibile impegno delle persone coinvolte e che vi dedicano il loro prezioso tempo. Credo convintamente che un’Amministrazione comunale debba provvedere affinché l’accesso alle strutture pubbliche sia reso più agevole per le associazioni sportive e in generale per ogni soggetto che intenda intraprendere un percorso sia a livello amatoriale che agonistico.
Un Comune deve giocare un ruolo aggregante che valorizzi lo sport e riconosca in esso un fattore imprescindibile.
Per conoscere e comprendere meglio le esigenze e le prospettive future della Società Alessandria Volley ho deciso di incontrare il suo Presidente, Andrea La Rosa, il Direttore Tecnico, Massimo Lotta e il vice Presidente della società, Claudio Capra.
Claudio Capra, quadro aziendale di poste italiane in pensione entra a far parte dell’Alessandria Volley dalla sua fondazione – nell’estate 2016 – prima in veste di assistente allenatore poi di team manager e direttore sportivo: ora ricopre il ruolo di Vice presidente e Responsabile comunicazione esterna ed interna.
Claudio è la “memoria storica” di questa società, non si risparmia, è un uomo dal modo di fare accogliente, con lui entri in sintonia immediatamente, si racconta e mi racconta l’Alessandria Volley, che ama enormemente come un “buon padre di famiglia” ama i suoi figli…. Tutto è cominciato nell’estate del 2016 dall’unione di 3 storiche “équipes” del mondo pallavolistico alessandrino provinciale, regionale e non solo. L’A.V.B.C. (Alessandria Volley Ball Club), il 4Valli e il P.G.S. (Polisportiva Giovanile Salesiana) Vela hanno dato vita all’attuale Alessandria Volley con la speranza e l’intento di rinverdire i fasti del passato, quando la squadra del capoluogo brillava in campo nazionale sia nei campionati maschili che femminili. Attualmente l’Alessandria Volley ha un organico dirigenziale composto da 46 membri, che vanno dalla Presidenza al Consiglio Direttivo, dai team manager allo staff di segreteria, al responsabile Sport Event Management, l’Ufficio stampa, la gestione dei social con i videomaker e i servizi fotografici di “Photoagency”, lo staff logistica e Marketing, dai Segnapunti ufficiali agli addetti DAE (Addetti al Defibrillatore) ed ai Covid Manager; 4 le figure professionali componenti l’Alessandria Medical Zone coordinata dal dr. Francesco Mele. Lo staff tecnico, con a capo il Direttore Tecnico Massimo Lotta, è di assoluto valore professionale ed è composto da 15 Coach. Parlando dell’oggi Alessandria volley ha superato da poco i 220 tesserati attivi, attori protagonisti dei vari campionati under femminile e maschile, della Prima divisione Femminile, della serie C femminile, della serie D maschile e non ultimo il settore s3, conosciuto ai più come minivolley. Nell’estate 2016 sono state gettate le basi per il futuro del sodalizio e sono ormai 6 stagioni – compresa quella attuale – che la società con sede oggi presso il palazzetto dello sport “PALACIMA” di Alessandria presenta numerose squadre ai nastri di partenza dei vari campionati, con medie dai 16 ai 20 team tra femminile e maschile.
Il Presidente Andrea La Rosa, 52 anni, avvocato e calciatore professionista, è uno sportivo appassionato, un entusiasta e soprattutto ha le idee molto chiare.
Durante la nostra chiacchierata mette in rilievo la necessità di poter disporre di strutture funzionali a condizioni economiche agevolate per ridurre i costi che gravano sui tesserati e sulle loro famiglie, allargando, inoltre, la cerchia degli associati.
Massimo Lotta, 55 anni è il Direttore Tecnico dell’Alessandria Volley e uno degli allenatori storici e si occupa di riabilitazione geriatrica. Confrontandomi con lui trapela il suo senso del dovere, è un uomo concreto e desidererebbe per la “sua” Alessandria Volley un supporto economico più efficace, ottenibile coinvolgendo maggiormente le aziende del territorio in un’attività di sponsorizzazione, tale da attirare capitali che permettano di migliorare la sinergia tra pubblico e privato e raggiungere gli scopi associativi.
Migliori strutture sportive portano a migliori risultati agonistici, i quali a loro volta attirano i capitali degli sponsor, permettendo nel lungo periodo un’ulteriore potenziamento dell’impiantistica da cui derivano migliori possibilità per allenarsi e raggiungere traguardi più prestigiosi.
Sia Andrea che Massimo e Claudio coltivano il sogno di rendere il volley un’attività che qualifichi la città di Alessandria a livello nazionale, nel rispetto dei sani valori dello sport.
Tutti e tre ritengono che occorra “fare sistema” coinvolgendo all’interno di un progetto di valorizzazione dello sport nel senso più ampio del termine tutti i soggetti (aziende locali, commercianti, artigiani, banche, assicurazioni) per sostenere le realtà sportive del territorio.
E’ molto importante non tralasciare l’aspetto relativo ai media: sarebbe auspicabile che venisse riservata maggior attenzione anche a quegli sport che normalmente sono considerati minori in quanto muovono minori interessi economici.
Perché le strutture sportive possano rappresentare un fiore all’occhiello per la città occorre partire dalla programmazione adottando una serie di azioni volte al coinvolgimento delle diverse realtà alessandrine.
L’augurio è quello di riportare Alessandria nel novero delle città che vantano strutture sportive e formazioni agonistiche di prim’ordine, non solo nel calcio ma anche in altre discipline quali pallavolo, basket, rugby, pallamano.
Nel corso di queste 6 annate sportive, l’attuale ancora in corso, l’Alessandria Volley, tra campionati, trofei e tornei tutti sotto l’egida della FIPAV, ha disputato 1.824 partite e di queste 943 vinte e 881 perse, con 3215 set vinti e 2892 persi, contendendosi con le squadre avversarie ben 239.586. In questi 6 anni i risultati più significativi sono stati i 3 scudetti territoriali FIPAV comitato Ticino Sesia Tanaro, che comprende le province di Alessandria, Vercelli, Novara, Biella e Verbania, con le Under 12, 13 e 14 femminili. Vincendo anche 10 Tornei nelle varie categorie invitata a manifestazioni non solo provinciali ma anche regionali ed extra regione e con 3 squadre si può contare la partecipazione ad un torneo a Praga.
Roberta Cazzulo
(Candidata nella Lista Abonante per Alessandria)