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In queste settimane c’è stato il passaggio ufficiale anche del Comune di Valenza, insieme ad altri comuni del Valenzano, per l’adesione al Consorzio servizi sociali (Cissaca).

Nelle modalità di composizione e di nomina del Consiglio di Amministrazione in vista di questo importante cambiamento, il Comune di Alessandria ha deciso di cedere una propria nomina nel Cda a Valenza; sulla base di questa decisione dunque Alessandria nominerà due membri (di cui uno sarà il Presidente), non più tre, Valenza uno, infine due membri i Comuni più piccoli. Ovviamente vi sarebbero state anche altre possibili soluzioni, ma al di là di alcune varianti del tutto legittime, il paradigma da seguire sarebbe comunque stato quello di trovare una sintesi avanzata per dare il giusto equilibrio di rappresentanza.

La linea che proponiamo da quando ci siamo insediati e che, prima ancora, abbiamo esposto in campagna elettorale è di dialogo con i Comuni, soprattutto della piana alessandrina, per superare, anche attraverso i Consorzi e le Aziende partecipate, eccessi di campanilismo e proporre modelli di integrazione territoriale. Nulla di cui stupirsi quindi se Alessandria fa un gesto di apertura a Valenza. Meglio iniziare a ragionare insieme per quello che siamo, non sulla base di confini amministrativi. Nel caso specifico dei servizi sociali, la scelta dei Comuni del Valenzano consente di avere d’ora in avanti la dimensione socio-assistenziale del Distretto Asl corrispondente a quella dei Comuni del Cissaca: uno strumento in più per coordinare meglio i servizi da offrire.

Più in generale, pensiamo che per reagire alla marginalità come destino imposto dalla voracità delle aree metropolitane sia necessario coalizzarci nell’area vasta. I vantaggi economici e politici potrebbero offrirci maggior potere contrattuale; pensiamo per esempio alla necessità di convincere Regione e Agenzia per la mobilità a riconoscere risorse adeguate al Tpl urbano ed extraurbano provinciale, oppure alla maggior efficienza della gestione industriale della raccolta e smaltimento dei rifiuti se fatta su scala più ampia, infine alla necessaria e sempre più sistemica integrazione della gestione delle reti idriche. Questi alcuni esempi su cui lavorare con i Comuni della provincia per proporre modelli che permettano di sviluppare un’offerta di servizi e delle economie di scala più efficienti, competitive e funzionali per i nostri cittadini da parte degli Enti locali.

 

 

Giorgio Abonante

Classe 1975, all'anagrafe Giorgio Angelo Abonante ma quasi per tutti Abo. Alessandrino doc tanto da diventare Sindaco di Alessandria nel 2022. Laureato in Scienze Politiche è autore del blog fin dalla sua fondazione scrivendo di sviluppo locale

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