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Burning gas burner. Blue fire with a red flame.
  • Attualmente Alegas fattura circa 45 milioni di euro, una parte molto significativa del fatturato del Gruppo Amag;
  • Alegas ha sempre chiuso il bilancio in utile, tranne negli ultimi anni di gestione Lega/Forza Italia;
  • Alegas ha un contratto di servizio con la holding Amag per i servizi che quest’ultima le eroga: fatturazione, bollettazione, recupero crediti, ragioneria, contratti e appalti, affitto degli uffici, sistemi informatici, per un importo di poco inferiore ai 2 milioni di euro/anno;
  • attualmente i dipendenti in pianta organica di Alegas sono circa una dozzina – compresi i 3 nuovi assunti pochi mesi fa – proprio mentre la società di consulenza Price Waterhouse cercava un contraente per la cessione dell’azienda. Paradossale, per essere eleganti.

Cedere Alegas è un grosso danno per il bene comune

  • Se 14 operatori, molti di primo piano nel campo energetico nazionale, mostrano interesse ed investono nella società è perché vedono nell’acquisto della stessa un ottimo affare e quindi un ritorno di guadagno sicuro;
  • il Gruppo Amag senza Alegas avrebbe il fiato corto, perché ridurrebbe il fatturato e quindi sarebbe costretto a vivere di contributi pubblici e prestiti. Del resto ad Amag rimarrebbe poco: il ciclo dell’acqua (che ha un bilancio rigido come è giusto che sia), la rete gas che è destinata alle gare (quando? come?), la raccolta rifiuti e il trasporto pubblico locale urbano con una fiducia fra Comune e Amag Mobilità che sembra essere venuta meno (si veda la vicenda dei contratti parcheggi, alunni e persone con disabilità);
  • inoltre si troverebbe a non avere più i proventi annuali costanti che Alegas eroga, circa 2 milioni di euro/anno, per il contratto di servizio, con i quali paga gli stipendi ai dipendenti Amag che lavorano per Alegas: fatturazione, bollettazione, recupero crediti, ragioneria, contratti appalti, affitto uffici, sistemi informatici, ecc;
  • con la vendita di Alegas, il risultato per il Gruppo Amag è facile da indovinare: per il Gruppo si aprirebbe una fase ingestibile e le banche ridurrebbero il credito.

Ipotesi di soluzione

  • Iniziamo col dire che non è politicamente corretto vendere un’azienda pubblica di siffatta natura nell’ultimo scorcio di consiliatura, lasciando a quella futura il carico di responsabilità e i rischi che ne deriverebbero. E’ inopportuno. È consigliabile invece, visto che l’Azienda è un bene comune, che si arrivasse ad una condivisione collegiale per programmare insieme un futuro certo per le nostre aziende. Noi ci siamo. Aspettiamo da anni il nuovo piano industriale del Gruppo Amag;
  • siamo consapevoli delle difficoltà economiche e finanziarie in cui versa l’Amministrazione Comunale di Alessandria e che sia necessario trovare soluzioni;
  • il Gruppo Amag, dopo l’Azienda Ospedaliera, è la più grande azienda pubblica della nostra provincia. Eroga servizi essenziali per i cittadini, non solo per il Comune di Alessandria. Tra dipendenti diretti ed indiretti dà lavoro ad oltre 500 persone. Quindi è d’obbligo ponderare bene prima di avventurarsi in scorporazioni e vendita di settori del Gruppo. È il Consiglio comunale che deve discutere e decidere nel merito;
  • invece di cedere Alegas, con la certezza che ciò farebbe collassare l’intero Gruppo, si dovrebbe cercare un partner per AMAG SpA. Con questa operazione si rafforzerebbe il Gruppo: Alegas potrebbe tornare ad avere margini di profitto, si manterrebbe la piena occupazione e con una parte dei proventi della porzione di cessione del Gruppo, l’Amministrazione Comunale potrebbe affrontare il piano di riequilibrio pluriennale;
  • il fallimento dell’operazione project financing Smart City https://ilponte.home.blog/2021/04/17/project-financing-meglio-evitare/ probabilmente ha accelerato il corso degli eventi ma non è così che si decide su questioni così importanti per la collettività che, ricordiamolo, comprende anche molti Comuni dell’alessandrino e della provincia (e di una porzione di Langa astigiana);
  • il Vicesindaco Buzzi Langhi e il Presidente di Alegas Innocenti pochi mesi fa dichiaravano che Alegas non sarebbe stata venduta perché sana e valore irrinunciabile per Amag. Oggi chi si dimette dei due?
  • Il Sindaco cosa ne pensa?

Gruppo Consiliare PD e Lista Rossa & Movimento 5 Stelle

Franco Gavio

Dopo il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Politiche ha lavorato a lungo in diverse PA fino a ricoprire l'incarico di Project Manager Europeo. Appassionato di economia e finanza dal 2023 è Consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Dal dicembre 2023 Panellist Member del The Economist.

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