Rieccolo!
Noi tememmo che avesse perso il suo sentimento verso la sinistra liberale, poiché non disse una sola parola in suo favore dall’inizio delle primarie democratiche. Ma, non appena, Bloomberg si fece vivo nella corsa, la sua apparente indifferenza mutò nel suo solito modo di canzonare chiunque si esponga nel sostenere ridicole teorie. “…dovremmo prendere l’abitudine di sparare nella testa a questi particolari zombi”. Paul Krugman è così: lapidario e feroce.
Lo ripetiamo anche in inglese per quelle persone di casa nostra a cui piace essere “smart and cool”, i “centristi”, i moderati benpensanti, quelli che Krugman battezza come “morti viventi”, che spesso si piccano di essere anche “riformisti”.
We were afraid that he had lost his leaning towards to the left-wing liberals, as he didn’t say a word in their support from the beginning of democrat primaries. But, as soon as Bloomberg came on the spot, his apparent indifference turned into his usual way of mocking whoever is expounding foolish theories. “…we should be using to shoot those particular zombies in the head”. He said.
Have Zombies Eaten Bloomberg’s and Buttigieg’s Brains?
Beware the Democrats of the living dead.
By Paul Krugman
Opinion Columnist
Feb. 17, 2020
MADRID – Sono in Spagna in questo momento, e sto discutendo in merito a certe idee da zombi. Idee che avrebbero dovuto essere soppresse da prove, ma continuano a camminare barcollando. Negli Stati Uniti di oggi, le idee zombi più importanti vivono nella destra, e sono mantenute, non [ancora] morte, dai “grandi soldi” (big money) di quei miliardari che hanno un interesse finanziario nel far credere alle persone cose che non sono vere.
Ma a volte le idee degli zombi riescono anche a mangiare il cervello dei centristi. Com’era prevedibile, alcuni degli zombi più distruttivi degli ultimi dodici anni strascicando si sono fatti strada nella lotta per le primarie democratiche, dove un paio di centristi stanno ripetendo idee che sono state completamente smentite anni fa.
E come accade, l’esperienza dell’Europa, e in particolare quella della Spagna, ci fornisce alcuni dei proiettili che dovremmo usare per sparare in testa a questi particolari zombi.
Cominciamo quindi dalle origini della crisi finanziaria del 2008, un argomento che rimane rilevante se vogliamo evitare di ripetere gli errori del passato.
Benché pochi furono in grado di prevedere il 2008, a posteriori fu un classico panico bancario, il tipo di cosa che accadde frequentemente prima degli anni 30. In primo luogo, i finanziatori vennero coinvolti in una gigantesca bolla immobiliare; poi, quando questa scoppiò, gran parte del sistema finanziario si bloccò.
Cosa rese possibile questo panico, dopo due generazioni di relativa calma finanziaria? La risposta, chiaramente, andava ricercata nell’erosione di un’efficace regolamentazione finanziaria [che caratterizzò] gli ultimi decenni.
Ma le persone di destra si rifiutarono di accettare l’ovvio. Invece, insistettero nel divulgare una narrativa alternativa in cui i liberali in qualche modo ebbero causato la crisi costringendo poveri banchieri innocenti a prestare denaro a persone di colore (di solito [le affermazioni] non furono così esplicite, tuttavia quello fu il messaggio).
Si trattò di una narrazione così apertamente egoistica che fu difficile credere che qualcuno l’avesse presa sul serio; ma alcune persone influenti la fecero propria. E tra quelle persone ci fu Michael Bloomberg.
A questo punto la storia che è tutta colpa dei [cosiddetti] liberali è schiacciante. L’ondata di crediti in sofferenza non provenne né dalle agenzie sponsorizzate dal governo né dalle banche regolamentate, ma da chi compose mutui ipotecari non regolamentati.
La ricaduta fu così grave perché gli investitori credettero, a torto, che quei sofisticati strumenti finanziari li avrebbero protetti dal rischio.