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La somma aritmetica dei collegamenti diretti fra Alessandria e Milano non ha alcun significato dialettico e costruttivo, invito i vertici della Regione e di Amp a farsi un giro alla periferia dell’Impero per capire come viene percepito il Tpl ferro gomma. Non ci interessano le polemiche, ci interessano obiettivi e risultati.

L’efficacia dell’offerta è scarsa, testardamente lasciata inalterata nonostante la raccolta firme “In un’ora sola ti vorrei” sottoscritta da trentamila persone.

Tutta la progettualità messa a disposizione era rivolta a concertare la programmazione dei servizi che invece vengono orgogliosamente ricondotti ad un confine regionale che non ha nessun significato socioeconomico, come da anni viene espresso, spiegato e denunciato da organismi territoriali, datoriali e portatori di interesse di ogni settore coinvolto.

Nel dettaglio con l’offerta esistente spesso il treno delle 7.08 non è in grado di consentire ad una persona di raggiungere una destinazione urbana milanese entro le nove ed alla sera l’unico collegamento dopo il treno (di Trenord quindi Regione Lombardia) è alle 19.25 dalla Centrale con arrivo 20.52 ed alle 20.08 da Porta Genova con arrivo 21.43 a Alessandria, ultima chances è alle 20.25 da Centrale con un cambio nientemeno che ad Arquata Scrivia per arrivare alle 22.29 a Alessandria. Una soluzione decisamente insufficiente sia per chi chiude un negozio od un ufficio alle 19:30 sia per chi arriva in una stazione con una lunga percorrenza o con un aereo.
E’ stato inserito un collegamento fra Asti e Milano Porta Garibaldi che aumenta il numero, ma senza una congruenza, visto che si colloca su una traccia molto vicino al cadenzamento biorario di Trenord.

Dalle 7.08 alle 12.11 non esiste un treno per Milano Rogoredo, Lambrate e Centrale e per arrivare in una destinazione milanese prima delle 9 occorre ricorrere a un treno per Porta Genova prima delle sette o una combinazione a Voghera con un intercity alle 6.45.
Prezioso il regionale per Pavia che, pero’, offre il collegamento, ma in oltre due ore considerando il cambio a Pavia e 1.15 per raggiungerla.
Non ultimo, dato che le lunghe percorrenze sono solo raggiungibili a Milano era fondamentale mantenere i treni delle 5:11 per Milano Centrale, arretrato a Voghera come il ritorno delle 23.25. Entrambi sono di competenza Lombardia, ma è chiaro che l’aiuto per il ripristino è stato chiesto ad entrambe le regioni che dovrebbero parlarsi e non considerare il Ticino come lo stretto di Gibilterra.
Non mancano i treni, manca la capacità di renderli fruibili. Una cosa per tutte che non dipende nemmeno dagli orari è avere una tariffazione unica e non il sovraregionale che costa di più e non da diritti sul sistema urbano di Milano, se i treni ci sono, ma sono lenti, almeno si renda semplice e favorevole la bigliettazione.

Alessandria e Valenza non sono acquistabili nelle biglietterie Trenord, è un fatto. Occorre per forza rivolgersi alla biglietteria on line che, comunque, non contempla combinazioni che invece sarebbero ovvie obbligando a fare due acquisti diversi, questo perchè Alessandria e Valenza non sono inserite nel sistema tariffario di Regione Lombardia come sarebbe ovvio fossero essendo la prima capolinea di ben tre linee.

Il malessere che si vive ad Alessandria per i collegamenti con Milano non è nato ieri e non è nato con la giunta di centrosinistra, anzi è stato nel contesto di una giunta centrodestra che è stata lanciata la campagna firme e il Consiglio comunale aperto e congiunto Asti Alessandria per promuovere in prima battuta la progettualità che convintamente stiamo portando avanti, interpretando una esigenza della popolazione, una esigenza che non si merita risposte stizzite, alzate di spalle o sciorinamenti di numeri decontestualizzati.

Sono noti i problemi del nodo di Milano, ma molte sono le soluzioni possibili ed una attenzione alla sinergia fra le tariffazioni sarebbe stata più gradita, per esempio unificare gli abbonamenti delle linee via Mortara e via Voghera consentendo di andare e tornare indifferentemente con le due linee consentirebbe di rendere un poco più utili tutti i servizi messi a disposizione, stessa cosa ed a maggior ragione per gli abbonamenti.

Non si chiede per chiedere, si cerca di amministrare rispondendo alle esigenze dei cittadini ed alle opportunità dei territori contribuendo con progettualità proponendosi pur non avendone la responsabilità, le risposte che ci attendiamo sono francamente altre.

Invitiamo Regione Piemonte e Amp ad aprire un tavolo con Comune di Alessandria, Provincia di Alessandria, le istituzioni astigiane, Trenitalia e Trenord in modo da valutare servizi veloci e diretti su Milano al fine di evitare ulteriore spopolamento delle zone di confine del Piemonte a favore della Lombardia. Linee che servano anche a migliori collegamenti sulla direttrice adriatica. Pensiamo che quelli da noi proposti possano essere servizi potenzialmente appetibili ad un’ampia platea ed una occasione di sviluppo per l’intero basso Piemonte.

Giorgio Abonante

Classe 1975, all'anagrafe Giorgio Angelo Abonante ma quasi per tutti Abo. Alessandrino doc tanto da diventare Sindaco di Alessandria nel 2022. Laureato in Scienze Politiche è autore del blog fin dalla sua fondazione scrivendo di sviluppo locale

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