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L’unico partito d’ispirazione socialdemocratica in Europa che ha saputo inglobare, accogliere e infine temperare la forte spinta insorgente maturata all’interno della vasta classe medio-bassa contro l’establishment dopo la catastrofe del 2008 è stato il Labour di Jeremy Bernard Corbyn. Il vecchio PS francese si è sciolto come neve al sole; la SPD tedesca è a tuttora in sala di rianimazione e rischia di essere travolta da un aspro conflitto intestino; la socialdemocrazia spagnola quanto più si ostina a chiedere una riconferma tanto più perde consenso; infine il PD italiano, reduce da tre travagliate scissioni, è sull’orlo della bancarotta politica. Un vero collasso sul continente.

A parte la figura carismatica del suo leader, il Labour ha goduto di due vantaggi strutturali rispetto ai suoi confratelli oltre Manica, diremmo esogeni: il sistema elettorale uninominale (FPtheP) – anche se ciò non impedì una sua spaccatura nel corso degli anni 30 e 80 – ; l’autonomia del Regno Unito concernente la propria leva monetaria. Detto in altri termini: le scelte di politica economica del governo inglese non dipendono dalle decisioni di Berlino.

Sebbene la temperie del nazionalismo regressivo abbia investito il Regno Unito più di quanto abbia fatto sul continente, dividendo sia il fronte sindacale sia la working class (Brexit) – senza contare la crescita della pulsione autonomistica scozzese (SNP) – il Labour di Jeremy Corbyn, dato per morto 40 gg. prima della GE del 2017, “reagì” con un fantastico 40% appena a una incollatura dai conservatori di Theresa May.

Possiamo affermare con sicurezza che il Labour abbia già ottenuto una vittoria “morale”. Tutti le quattro principali forze partitiche britanniche (SNP compreso) hanno completamente cancellato dal vocabolario politico la parola “austerity”. Corbyn ne fu un antesignano e per questa sua “stranezza” venne trattato in passato – anche da illustri esponenti del nostro PD, ora in odore di tesi post berlusconiane – alla stregua di un strampalato ammiratore del kolchoz sovietico.

Ci fermiamo qui, su Corbyn abbiamo scritto e riscritto. Ora, il Labour deve affrontare il prossimo 12 dicembre una battaglia campale dalla quale non dipende solo il destino del suo comandante, bensì anche quello del Regno Unito, se non quello dell’intero martoriato mondo socialdemocratico europeo. Una sola cosa vogliamo aggiungere. E’ vero che i labouristi partono svantaggiati, ma è altrettanto vero che Corbyn è un eccezionale “stump-campaigner” (comiziante) dotato per altro di una eccellente capacità comunicativa. Quelle doti che gli hanno permesso di recuperare 10 punti nel 2017. Per il resto c’è il Labour con il suo progetto innovativo e tanta voglia di vincere. https://labour.org.uk/manifesto/foreword-by-jeremy-corbyn/

Foreword by Jeremy Corbyn

Queste elezioni daranno forma al nostro Paese per una generazione. È la tua occasione per trasformare il nostro Paese, in modo che funzioni non solo per i pochi, ma per tutti noi. È un’occasione per offrire il vero cambiamento di cui la Gran Bretagna ha bisogno. Questo programma elettorale illustra come il governo laburista lo applicherà.

Alcuni dicono che questa è l’elezione della Brexit. Ma sono anche le elezioni che riguardano il clima, gli investimenti, il NHS (Servizio Sanitario Nazionale), le elezioni sugli standard di vita, le elezioni sull’istruzione, le elezioni sulla povertà, le elezioni sulle eque tasse. Soprattutto, è l’elezione del cambiamento.

È tempo di rendersi conto che gli interessi di parte incidono negativamente sul popolo. Nell’ultimo decennio abbiamo constatato l’arraffo della ricchezza da parte di pochi privilegiati, sostenuti dal partito conservatore, a spese della maggioranza. (Mi riferisco) ai grandi inquinatori, agli speculatori finanziari e chi a capo d’imprese ha evaso fiscalmente. Costoro hanno avuto una libera impunità per troppo tempo.

Il Labour costruirà una Gran Bretagna più equa che si prenda cura di tutti, dove la ricchezza e il potere siano condivisi.

Non sono disposto a continuare a vedere sempre più famiglie senza una casa adeguata e più persone in fila alle food banks (banche del cibo) o dormire all’agghiaccio.

Non sono disposto a sopportare comunità segnate dalla mancanza di investimenti, di infinite riduzioni dei servizi sociali essenziali e di milioni di persone che lottano per far quadrare i conti, mentre i tagli delle tasse sono concessi ai più ricchi.

Possiamo fare meglio di tutto ciò. (Mi chiedo): come possa essere giusto che nel quinto paese più ricco del mondo, gli standard di vita delle persone stiano retrocedendo e l’aspettativa di vita si sia bloccata?

Il governo conservatore sta fallendo. Ha fallito sull’economia, sulla crisi climatica, sugli investimenti per il futuro, sui servizi pubblici e sulla Brexit. Semplicemente non funziona per la maggior parte delle persone.

Un governo labourista sbloccherà il potenziale di tutti coloro che sono stati annichiliti per troppo tempo. Il Labour sarà dalla tua parte.

Il Labour riscriverà le regole dell’economia, in modo che essa funzioni per tutti. Ricostruiremo i nostri servizi pubblici, tassando quelli stanno al vertice per finanziare adeguatamente i servizi sui quali tutti noi facciamo affidamento.

Lanceremo il programma d’investimento su larga scala adeguato ai tempi in cui stiamo vivendo per finanziare i posti di lavoro e le industrie del futuro, in modo che nessuno venga impossibilitato e nessuna comunità abbandonata. Questo è un programma a tutto campo per migliorare la nostra economia e trasformare il nostro paese.

Daremo il via a una rivoluzione industriale verde per affrontare l’emergenza climatica passando alle energie rinnovabili, investendo nel sistema ferroviario nelle auto elettriche e rendendo le abitazioni efficienti sotto il profilo energetico, per ridurre il numero di coloro che non si possono permettere di riscaldarsi, per colpa del quale avviene l’eccesso di decessi nel corso dell’inverno.

Creeremo un milione di posti di lavoro che interessano il cambiamento climatico in ogni regione e nazione del Regno Unito: buoni e qualificati posti di lavoro che riporteranno la prosperità in alcune parti del nostro paese trascurate per troppo tempo.

Riporteremo nella proprietà pubblica il sistema ferroviario, il servizio postale, la distribuzione idrica e energetica per porre fine al grande ladrocinio della privatizzazione e risparmiando denaro sulle tariffe e sulle bollette.

Forniremo la banda larga in fibra gratuitamente a tutti in ogni casa del nostro paese creando un nuovo servizio pubblico, promuovendo l’economia, collegando le comunità e facendoti risparmiare denaro.

Metteremo fine alle banche del cibo in Gran Bretagna e elimineremo la povertà infantile e quella che colpisce i pensionati a basso reddito.

Porteremo il salario reale (Minimum Wage) di almeno £ 10 (€11,65) l’ora per tutti i lavoratori, con pari diritti sul lavoro sin dal tuo primo giorno di attività. Porremo fine all’insicurezza e allo sfruttamento concludendo contratti a zero ore e rafforzando i diritti sindacali.

Il Labour creerà un servizio d’istruzione nazionale per fornire supporto e opportunità per tutto il tuo percorso di vita: dai centri Sure Start all’istruzione di alta qualità per i primi anni; a partire da scuole ben finanziate con classi con dimensioni più contenute fino a eliminare i costi relativi al tutoraggio universitario (Tuition Free); un apprendimento permanente gratuito, dandoti la possibilità di riqualificarti nel corso della vita.

Il Labour fornirà al NHS (SSN) i ​​finanziamenti di cui ha bisogno, ponendo fine alla privatizzazione e non lascerà mai il nostro servizio sanitario in balia di qualsiasi negoziazione commerciale. Il nostro servizio sanitario nazionale sarà ampliato per offrire prescrizioni gratuite a tutti compresa la dentistica di base gratuita, avendo come riferimento i suoi principi fondanti.

Metteremo fine alla crisi dell’assistenza sociale che ha lasciato 1,5 milioni di anziani senza l’assistenza di cui hanno bisogno. Il Labour finanzierà l’assistenza personale gratuita per le persone anziane e pacchetti di assistenza extra.

Sono davvero preoccupato dall’aumento del crimine e dal fatto che quello più efferato sia incrementato ulteriormente. Invertiremo un decennio di tagli alla polizia e ai servizi pubblici vitali che hanno dimostrato che semplicemente non si possono mantenere le persone al sicuro con un costo limitato.

Il Labour proteggerà la nostra sicurezza in patria e all’estero. Dopo anni di falliti interventi e guerre straniere, non sottoscriveremo la strategia del “prima bombarda, poi più tardi parleremo ” e avremo invece una politica estera basata sulla pace, la giustizia e i diritti umani.

E la Brexit verrà risolta in sei mesi dando alla gente l’ultima parola – con una scelta tra una ragionevole uscita o una eventuale permanenza. Attueremo qualunque cosa che il popolo britannico decida.

La scelta non potrebbe essere più chiara in queste elezioni. Mentre il Labour metterà ricchezza e potere nelle mani dei molti, i conservatori di Boris Johnson si prenderanno cura dei pochi privilegiati.

Questo manifesto offre la possibilità di un vero cambiamento per ogni generazione e ogni comunità. Quando il Labour vince, l’infermiera vince, il pensionato vince, lo studente vince, l’impiegato vince, l’ingegnere vince. Vinciamo tutti.

Possiamo e dobbiamo fare meglio come paese. Questa è la nostra ultima possibilità per affrontare l’emergenza climatica.

Il futuro dipende dal nostro voler fare. È tempo di un vero cambiamento, per molti, non per pochi. Insieme, possiamo realizzarlo. “

Jeremy Corbyn, Leader of the Labour Party

 

https://labour.org.uk/manifesto/foreword-by-jeremy-corbyn/

Franco Gavio

Dopo il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Politiche ha lavorato a lungo in diverse PA fino a ricoprire l'incarico di Project Manager Europeo. Appassionato di economia e finanza dal 2023 è Consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Dal dicembre 2023 Panellist Member del The Economist.

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