Orazione istituzionale tenuta ad Alessandria in occasione dell’anniversario della liberazione d’Italia dal Sindaco Giorgio Abonante – 25 Aprile 2024
È sempre un grande onore ed un privilegio poter esporre qualche riflessione personale come saluto del Comune e della comunità alessandrina nel giorno della Liberazione.
Il 25 aprile ha rappresentato e rappresenta un momento di identità collettiva nazionale di valore basilare, essendo il fondamento della nostra Costituzione e del nostro sistema di relazione e di convivenza. Ad ogni livello territoriale, locale, provinciale, regionale, nazionale e continentale l’equilibrio fra libertà ed uguaglianza, il rifiuto di ogni forma di violenza e sopruso, la difesa del concetto di patria come la difesa di ogni luogo in cui le persone sono libere di esprimersi e sviluppare il proprio percorso di vita, sono i nostri principi guida, ottenuti sul campo, per affermarli, da chi ha scelto, o ha subito, il sacrificio del proprio sangue come forma massima, ultima ed eterna di libertà. Noi ne abbiamo beneficiato e ne beneficiamo e dobbiamo mantenere e difendere i valori costituzionali contrastando ogni forma di autoritarismo e di arroganza del potere, nelle forme in cui il potere si esprime, che sono tante e diverse, non solo politico-istituzionale.
Chiunque possieda una forma di potere la deve custodire con cura e rispetto per gli altri e per le leggi, sia chi la esercita temporaneamente per legittimazione democratica, sia chi la detiene, spesso senza limiti, attraverso forme di legittimazione di altro tipo, ma che, allo stesso modo, può esercitare forme di pressione sull’opinione pubblica o determinare l’allocazione di risorse pubbliche. La Costituzione è la casa di tutti; in termini etici e politici si completa nel biennio di rinascita nazionale tra il 1943 e il 1945 per poi vedere la sua forma scritta attraverso i lavori della Costituente.
Ieri abbiamo ascoltato e rinnovato la nostra conoscenza di figure straordinarie come Carlo Gilardenghi e Antonio Gramsci, tra il livello locale e internazionale, nella grande storia del pensiero politico e nel racconto della Storia che passa da fatti ed eventi collettivi determinati dalla volontà delle persone. Come dalla vicenda di un nostro concittadino che vi porta il suo saluto, che diventa il mio, il nostro.
Luigi Bonzano, 104 anni, abita in Via de Gasperi, ha fatto la guerra in Africa dal luglio del ‘41, catturato dagli inglesi nel luglio del ‘43, prigioniero in Inghilterra poi con lo status di cooperatore fino al maggio del 46, operaio, meccanico in Ovest Ticino e poi in Enel.
Riportiamo di seguito alcune sue parole in occasione di questa giornata:
“Il 25 aprile del ‘45 non c’ero perche ero in Inghilterra, sono tornato a casa fortunatamente poco prima delle elezioni nel maggio del ‘46 per votare sì alla Repubblica. Il 25 Aprile è il giorno più bello perchè l’Italia è stata liberata dopo anni di sacrifici, privazioni e dittatura. Mi auguro che questo giorno sia festeggiato sempre, la libertà dal fascismo va difesa e preservata ogni giorno. Il 25 aprile ci unisce, non può essere divisivo”.
La nostra città è sempre stata guidata da Sindaci, donne e uomini, espressione di forze politiche dichiaratamente antifasciste. Dobbiamo impegnarci per far sì che continui questa tradizione.
Buon 25 aprile a tutte e tutti.