Qui da noi la è la Syensqo (Solvay) che si occupa di produrre componenti essenziali per il funzionamento degli elettrolizzatori.
China goes big on green hydrogen using renewable energy surplus
PECHINO/TOKYO – Lo sviluppo delle infrastrutture per l’idrogeno “verde” sta procedendo rapidamente in Cina poiché il paese mira a sfruttare la sua vasta capacità di generazione di energia rinnovabile per superare i paesi occidentali nella produzione e nei trasporti. Le autorità della città di Ulanqab, nella Mongolia interna, nota per le sue vaste praterie, hanno approvato lo scorso gennaio un progetto di investimento sull’idrogeno verde da 20,5 miliardi di yuan (2,9 miliardi di dollari) da parte della compagnia petrolifera China Petroleum & Chemical, o Sinopec.
L’elettricità generata in loco utilizzando l’energia solare ed eolica verrà utilizzata per elettrolizzare l’acqua e produrre 100.000 tonnellate all’anno di idrogeno verde. I piani sono di rifornire le aziende di Pechino, con l’obiettivo di essere pienamente operative nel giugno 2027. Questo non è il primo investimento di Sinopec nell’idrogeno verde. A Ordos, nella Mongolia Interna, si sta procedendo dal 2023 con i piani per costruire un impianto che avrà una capacità di produzione annua di 30.000 tonnellate e includerà funzioni di stoccaggio e trasporto. Nello stesso giugno Sinopec ha avviato le operazioni in uno stabilimento con una capacità di produzione annua di 20.000 tonnellate nello Xinjiang.
L’idrogeno verde si posiziona come fonte energetica alternativa di prossima generazione per la decarbonizzazione. Tra i vari tipi di idrogeno prodotti a fini energetici, quello che attira maggiormente l’attenzione è proprio per la modalità con cui viene generato.
Fino ad ora, l’idrogeno è stato tipicamente prodotto bruciando combustibili fossili, con conseguente emissione di anidride carbonica. L’idrogeno verde, prodotto utilizzando elettricità derivata da fonti rinnovabili come l’energia solare ed eolica, non presenta questo inconveniente.
Per raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette di CO2 entro il 2050, secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, la percentuale di idrogeno verde tra tutte le forme di energia da idrogeno rispettose dell’ambiente deve salire al 77,8%.
Le aziende cinesi stanno anche spingendo sulle apparecchiature di elettrolisi essenziali per la produzione di idrogeno verde. Aziende tra cui la controllata Peric Hydrogen Technologies della China State Shipbuilding Corp. e la Shandong Saikesaisi Hydrogen Energy hanno accumulato capacità tecnologiche e iniziato ad esportare in oltre 30 paesi e regioni. La Shenzhen Kylin Technology, che possiede know-how in apparecchiature per l’elettrolisi alcalina che possono essere utilizzate per lunghi periodi, sta attirando l’attenzione anche dall’estero, avendo ospitato ricercatori di un’azienda tedesca per visite e scambi di opinioni.
L’IEA ha stimato che la Cina avesse una capacità installata di 1,2 gigawatt alla fine del 2023, già la metà del totale globale. La crescita è stata rapida, con la quota che è passata da meno del 10% nel 2020 al 30% nel 2022. Le industrie legate all’idrogeno verde sono in forte espansione in Cina come un modo promettente per fare un uso efficace dell’elettricità da fonti rinnovabili.
La produzione cinese pianificata di idrogeno verde sembra essere concentrata nelle regioni interne, sulla base degli obiettivi annunciati dai governi locali. Si ritiene che la Mongolia Interna diventi il principale produttore, con una produzione annua prevista di 500.000 tonnellate. Anche le regioni interne hanno attirato investimenti significativi legati all’energia solare, dati i loro climi soleggiati e l’abbondanza di terra.
Ma le grandi città cinesi, affamate di energia, come Shanghai e Guangzhou, sono principalmente costiere. Il trasporto di elettricità su lunghe distanze rappresenta una sfida importante e, secondo le stime, il 10% dell’energia generata in alcune regioni non viene mai utilizzata. Nel frattempo, l’idrogeno può essere trasportato tramite gasdotti, proprio come il gas naturale.
L’Hydrogen Council e McKinsey prevedono che la Cina diventerà il più grande mercato unico per l’idrogeno pulito entro il 2050, trasportando la maggior parte del carburante per uso domestico tramite oleodotti.
Gli oleodotti sono più economici rispetto al trasporto dell’idrogeno via mare. La Cina vede una maggiore disponibilità interna di idrogeno a basso costo che aumenta la sua competitività industriale.
È in corso anche la costruzione del gasdotto. PetroChina e i suoi partner hanno concordato alla fine del 2022 di iniziare a costruire un gasdotto per l’idrogeno tra Wuhai e Hohhot nella Mongolia interna. Sinopec nell’aprile 2023 ha iniziato a progettare un gasdotto di 400 chilometri che collegherà la Mongolia Interna e Pechino che alla fine sarà in grado di trasportare 600.000 tonnellate di idrogeno all’anno.
Il governo centrale posiziona l’idrogeno come un’industria strategica emergente e prevede di aumentare la produzione di idrogeno verde tra 100.000 e 200.000 tonnellate all’anno entro il 2025.
I governi locali stanno rispondendo all’appello. Almeno 24 province, comuni e regioni autonome hanno annunciato piani di sviluppo dell’energia dall’idrogeno. Sommando target e stime dei piani, la capacità produttiva di idrogeno verde al 2025 ammonterebbe a circa 2 milioni di tonnellate l’anno.
Piani di produzione di idrogeno verde sono in corso anche in Europa, che prevede di istituire nella regione un sistema di produzione per 10 milioni di tonnellate all’anno entro il 2030.
Ma i venti contrari soffiano contro l’industria delle energie rinnovabili, un prerequisito per l’idrogeno verde, inclusa la cancellazione di molteplici piani di costruzione di impianti eolici offshore su larga scala.
L’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden sta incoraggiando gli investimenti nell’idrogeno fornendo un credito d’imposta ai sensi dell’Inflation Reduction Act del 2022. Gli Stati Uniti stanno anche lavorando per attirare aziende dall’Europa, con l’obiettivo di competere con la Cina in termini di competitività dei costi e volume di produzione.