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La nostra Community, Filippo Orlando

Lo spirito con cui abbiamo affrontato le ultime elezioni ad Alessandria, con la ‘Lista Abonante’ e con i nostri alleati di Centro Sinistra, è stato improntato a due principi di fondo: il rinnovamento e l’apertura della partecipazione politica ai più giovani, e lo sforzo teso verso l’unità delle Sinistre variamente intese.

Alla gioia della vittoria, inaspettata fino a pochi mesi prima, è seguito il confronto con la realtà dura di una difficile navigazione amministrativa, angustiata dai problemi di bilancio e di disfunzione dei servizi pubblici che non trovano immediata e risoluzione.

Oggi, Alessandria ha un’amministrazione che si confronta con la popolazione sui problemi quotidiani, senza demagogia e con lo spirito di chi non vuole semplicemente dirigere il traffico regolando le iniziative private, ma ha un disegno complessivo per il rilancio civile, culturale e urbanistico della città. Le novità, portate anche da una schiera di giovani amministratori, non devono affermarsi solo nelle stanze di Palazzo Rosso; serve anche un rinnovamento forte delle forze civili e politiche della nostra comunità.

Qualche giorno fa ho risentito la relazione di Lucio Magri del Gennaio 1994 al secondo congresso di Rifondazione Comunista. Magri era un dirigente che, come disse lui stesso nell’incipit iniziale del suo intervento, non sarebbe diventato segretario in quell’assise; la relazione fu densa, corposa, programmatica fino alla pignoleria, piena di spunti ancora attuali. Vi si esprimeva la passione per le idee e per la programmazione del futuro con un misto di razionalità riformista e di ansia per la necessità di configurare un’utopia concreta. Verso la fine dell’intervento si concesse una breve nota personale dicendo:

Quando verrà il tempo dei bilanci, e sta per arrivare, non credo che vorrò essere ricordato per essere stato un comunista scomodo e spesso di rottura, ma spero che mi sia riconosciuta dai più la caratteristica che ho sempre coltivato, di far seguire ad ogni contrasto lacerante con compagni e componenti della sinistra lo sforzo per riaprire un confronto e uno spazio di dialogo per superare le ragioni delle separazioni del passato, per riaprire una prospettiva di unità per il futuro”.

Mi si consenta di fare mie queste parole perché credo sia questo lo spirito con cui dobbiamo avvicinare i giovani alla politica, per lasciare loro un testimone leggero da essere maneggiato e prezioso perché il cammino sia lungo e proficuo. C’è bisogno di una nuova generazione che si misuri con la vita civile e politica della città, del paese e del mondo, che invada associazioni, sindacati, partiti, istituzioni, che trovi luoghi di confronto e di formazione.

Affinché si realizzi tutto questo, non basta ascoltare i giovani, ma è necessario ricostruire luoghi di confronto e di studio, laboratori di politica e riviste che facciano crescere una nuova classe dirigente capace di guidare la Sinistra del domani.

La mia generazione, che ha vissuto tutto il percorso costellato di laceranti divisioni fra la Sinistra moderata e la Sinistra radicale, deve lasciare spazio a chi non ha vissuto quelle fasi e non ne comprende residui e stanchi dibattiti che ancora animano le esangui forze politiche progressiste. E’ necessario che si sappia ammonire su errori e vicoli ciechi che hanno caratterizzato le nostre vicende politiche, e si ponga a servizio di chi verrà il patrimonio positivo del passato.

Anche dal piccolo osservatorio alessandrino, quando si sollevano questioni sociali pesanti (si veda la recente manifestazione per la sanità), o si animano discussioni intorno all’antifascismo e alla natura della nostra vita democratica, vedo che i cittadini rispondono, e parecchi sono i ventenni che aspirano a una società più libera, più giusta e pienamente democratica.

Alla mia generazione spetta il compito di agevolare questo risveglio di coscienze, magari ancora fragile, ma che può crescere e determinare molti fatti positivi che oggi non riusciamo nemmeno a immaginare all’orizzonte.

Per il tempo che ancora abbiamo, dobbiamo e possiamo farlo.

Filippo Orlando

Franco Gavio

Dopo il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Politiche ha lavorato a lungo in diverse PA fino a ricoprire l'incarico di Project Manager Europeo. Appassionato di economia e finanza dal 2023 è Consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Dal dicembre 2023 Panellist Member del The Economist.

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