La Responsabilità Sociale d’Impresa, “Corporate Social Responsability” (CSR), è un modello di business ove le aziende, pur perseguendo lo scopo del lucro, attuano politiche per creare benefici sociali e ambientali, prefissandosi obiettivi organizzativi, intercettando esigenze collettive di ampio respiro (ambiente, discriminazione sessuale e razziale, ecc.) o, in alternativa, facilitando necessità d’ordine sociale che traspaiono dalla community ove esse sono locate (iniziative a favore dell’infanzia, anziani, persone con problemi psichici o motori).
Cenni storici
Quando Bill Clinton decise di ridurre i benefit per le famiglie povere mediante la promulgazione del “Personal Responsability and Work Opportunity Reconciliation Act” nel 1996, eliminando gli ultimi residui dell’impostazione Rooseveltiana, l’allora Ministro del Lavoro (Labor Secretary) Robert Reich si batté per far passare nel Congresso un disegno di legge chiamato “Corporate Welfare”. Il progetto era teso a fare in modo che le maggiori strutture produttive economiche americane destinassero una frazione dei loro ricavi tali da compensare parzialmente il taglio applicato dal Governo Federale.
Clinton non rifiutò la proposta di Robert Reich ma ne cambiò il nome in “Corporate Social Responsability”. Nonostante ciò, la montante illusione liberista del tempo – che coinvolse anche i DEM – basata sull’ampiamento di un libero mercato competitivo anche per sociale, unita alla drastica volontà di ridurre il passivo del bilancio federale, fece fallire l’obiettivo del Ministro del Lavoro. L’idea fu ripresa con il primo mandato Obama e da allora, sotto l’impulso del Presidente, molte aziende USA internazionali ne applicarono i principi fondamentali.
Modi e Applicazione della CSR
Il business è molto più che realizzare un profitto. Il cambiamento climatico, la disuguaglianza economica e altre sfide globali che hanno un impatto sulle comunità di tutto il mondo indussero gran parte delle aziende, spesse volte per accattivarsi la benevolenza da parte dei rispettivi consumatori, a contribuire per il bene comune.
Le organizzazioni odierne stanno implementando ampi programmi di Responsabilità Sociale d’Impresa, con molte aziende che dedicano ruoli esecutivi di livello C e interi dipartimenti a iniziative sociali e ambientali. Questi dirigenti sono comunemente indicati come Chief Officer of Corporate Social Responsibility o Chief Sustainability Officer (CSO).
Esistono molti tipi di Responsabilità Sociale d’Impresa e la CSR potrebbe avere un aspetto diverso per ciascuna organizzazione, ma l’obiettivo finale è sempre lo stesso: fare bene facendo del bene. Le aziende che l’abbracciano mirano a mantenere la redditività, pur sostenendo uno scopo più ampio.
Piuttosto che concentrarsi semplicemente sulla generazione di profitti, o sugli obiettivi a lungo termine, le aziende socialmente responsabili si preoccupano della cosiddetta tripla linea di fondo. Essa tiene conto dell’impatto che le decisioni aziendali hanno sul profitto, sulle persone e sul pianeta.
In un recente studio della Deloitte, il 93% dei leader aziendali ha affermato di ritenere che le aziende non siano solo datori di lavoro, ma anche operatori all’interno di un dato consorzio sociale. Inoltre, il 95% di costoro ha dichiarato di voler assumere una posizione più forte su questioni di larga scala nei prossimi anni e dedicare risorse significative a iniziative socialmente responsabili.
Con sempre più amministratori delegati che si concentrano sul lungo termine, è importante che essi prendano in considerazione obiettivi che non necessariamente siano indirizzati a ricavare vantaggi di tipo finanziario o ricavi personali spropositati (stock options) – seppur elargendo quote irrisorie a confronto dei loro profitti – tale flusso di denaro è finalizzato a realizzare un parziale bilanciamento tra la rendita del capitale investito e diritti sociali, nonché quelli collettivi.