
Era febbraio del 2016 quando il collega di giunta Abonante mi chiese di incontrare Daniel Gol e Laura Marchegiani di Teatro Distinto. Con loro poteva nascere qualcosa di nuovo per la città: momenti di teatro nei locali sfitti. Ne parlammo, pensai che avrebbe potuto essere una buona occasione per coinvolgere le tante attività commercial della città, soprattutto bar e ristoranti del nostro territorio. Teatro dentro i locali sfitti, musica sui balconi delle abitazioni, commercio e ristorazione fuori dai locali. Ne parlai con il sindaco Rita Rossa, con la collega Oneto.
Decidemmo di lanciare il progetto!
Convocai le associazioni di categoria. Un’impresa non semplice per le premesse piuttosto ambiziose. L’Ascom ci segui subito con entusiasmo, e con Davide Valsecchi si propose come guida e coordinamento dei ristoratori e del food di territorio. Il Comune, in un lavoro di squadra tra assessori e funzionari coordinò le proposte e la complessità dell’evento. Sei mesi di preparativi, una rete di collaborazione e l’entusiasmo che cresceva. Arriva settembre, arriva “aperto per cultura”.
Alessandria risponde, Alessandria risplende.
A gennaio del 2017 si crea il gemellaggio con Siracusa, a marzo si ripete l’esperienza in Sicilia con la partecipazione di tante attività alessandrine. È un successo. Le nostre attività e la lunga tavolata all’allestita con eleganza e prestigio fa innamorare i siracusani e gli alessandrini a Siracusa. Anche La Stampa in edizione nazionale ne parla. Aperto per cultura dovrà diventare, insieme alla festa di Borgo Rovereto, una delle manifestazioni più importanti per la città. Questo era nel programma elettorale un punto qualificante.
Cambia la giunta. L’anno dopo l’evento si ripete perché l’entusiasmo della città, delle attività e di chi aspettava l’evento non potevano essere negati. Quest’anno avrebbe dovuto essere il momento della ripartenza per ritrovarsi e riunire Alessandria dopo il periodo buio del covid. A maggio l’appuntamento per la città avrebbe dovuto essere Borgo Rovereto (onorando anche la perfetta organizzazione di chi, come Mariella Garbieri, in tanti anni si è sempre spesa per realizzarla). E a settembre l’appuntamento con aperto per cultura.
Ma l’ansia elettorale di strumentalizzare un evento in vista del 12 giugno è stata più forte del senso di responsabilità che avrebbe dovuto emergere nei confronti degli operatori economici e culturali del nostro territorio.
L’occasione è stata persa. E dire che la pausa forzata del covid avrebbe potuto dare alla amministrazione di questo comune il tempo per programmare e organizzare al meglio gli eventi. Il sindaco e gli assessori si sono persi nel nulla.
La festa di Borgo Rovereto non si fa più e un appuntamento vivace e inclusivo non sarà più occasione di rilancio; si è perduta l’opportunità di riproporre “aperto per cultura“, un evento che avrebbe davvero coinvolto l’intera città; si è perduta per il commercio l’occasione di riproporsi e rialzare la testa.
Ma gli assessori competenti, cosa dicono? E l’assessora regionale Vittoria Poggio? Forse di fronte a una occasione persa, di questa portata, dovrebbero capire che le deleghe loro assegnate non sono come una spilla che basta appuntarsela.
A seguito della pomposa conferenza stampa in cui si annunciava l’evento ci sono le attese di una città, ci sono gli investimenti dei nostri commercianti, c’è l’entusiasmo tradito di chi ha scommesso sulla credibilità delle istituzioni.
Se non fossimo in campagna elettorale, gli assessori dovrebbero dimettersi per rispetto della città.
Però tra un mese si vota e, forse, per costoro è meglio continuare a fare proclami e conferenze stampa, è meglio anche se poi ciò che è atteso cade nel nulla. Anche questo triste passaggio ci rappresenta quanto Alessandria abbia bisogno di cambiare chi oggi la amministra.
Marica Barrera. Lista Abonante per Alessandria.