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(di Giorgio Laguzzi)

Leggo spesso le interviste a Maurizio Landini. Visto il clamore che sembra aver scatenato, questa volta l’ho fatto con ancora più attenzione. Nella giornata di ieri ho sentito e letto molti commenti nel mondo genericamente detto riformista su tale intervista, commenti che andavano dal fatto che Landini avrebbe con la sua intervista sdoganato lo scetticismo sul green pass, al fatto che avesse le stesse posizioni e parole di Giorgia Meloni.

Sulla seconda parte evito commenti, poiché è situata ad un livello di strumentalità politica a dir poco fuorviante. Sulla prima parte non mi pare che Landini sia artefice di ciò, ma lo sia un normale democratico dibattito che si interroga sui confini esistenti tra i diversi diritti e garanzie in una società di ispirazione liberale.

Inoltre Landini più volte ripete nell’intervista l’importanza della vaccinazione, ma semplicemente si interroga e invita a non far credere che essa possa essere l’unica arma e che in determinati contesti lavorativi si possa operare (e si sia già operato) in maniera intensa per evitare la diffusione del covid, cosa sacrosanta e affermata credo da qualsiasi persona di buon senso e sulla quale credo che molti (per non dire tutti) i virologi e gli epidemiologi concorderebbero.

Per concludere, fa molto più danno al pensiero esistente e alla maturità dei cittadini riguardo al tema vaccini la polarizzazione che induce un tweet alla Burioni, quelli tra il goliardico e l’imbarazzante quando parla di sorci e similari, rispetto ad una intervista ragionata come quella di Landini.

Il fatto che alcuni riformisti siano pronti nel giro di poche ore a scrivere contro il segretario della CGIL tacendo sempre sulle uscite del virologo non mi convince e tende a farmi pensare a dei bias (faziosità) di conferma che mi lasciano molto perplesso.

Giorgio Laguzzi

Franco Gavio

Dopo il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Politiche ha lavorato a lungo in diverse PA fino a ricoprire l'incarico di Project Manager Europeo. Appassionato di economia e finanza dal 2023 è Consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Dal dicembre 2023 Panellist Member del The Economist.

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