Con la nota rigidità di spesa di cui soffrono molti Comuni italiani hanno assunto negli ultimi anni ancor più potere e forza le Fondazioni di origine bancaria che spesso sopperiscono in molti settori alle lacune evidenziate dalle istituzioni pubbliche.
Pertanto, recuperare efficacia ed efficienza nei modelli di organizzazione e di spesa è fondamentale negli enti locali ma, allo stesso modo, anche nelle Fondazioni.
Se nel primo caso è necessario che il legislatore aiuti il percorso attraverso una riforma fiscale genuinamente federalista a vantaggio delle autonomie locali, nel secondo basterebbero interventi semplici e mirati.
Alcune Fondazioni lo hanno capito da tempo, quella di Alessandria non sembra fra queste anche se negli ultimi tre anni qualcosa ha fatto.
Siccome siamo nei giorni del cambio dei suoi vertici è bene discuterne oggi evitando che certi errori si perpetuino.
Una breve e molto sommaria analisi dei consuntivi 2017 delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Alessandria, Vercelli e Asti aiuta a capire di cosa stiamo parlando.
Approfondiremo in seguito anche le modalità e la qualità della distribuzione dei contributi, che logica seguono e con che scala di priorità, lo faremo in un’altra puntata.
Oneri per organi statutari | Oneri per il personale (più oneri per consulenze) | Dipendenti | Contributi erogati | Incidenza oneri di funzionamento su proventi tot. netti | Incidenza costi funzionamento sull’attività istituzionale svolta | Incidenzadegli oneri di funzionamento sul patrimonio | |
Fond. CR Asti | – 434.813 | – 303.552– 16.000 | Un quadro + 3 impiegati | Oltre 4mln | 18,2% | 27,9% | 0,41% |
Fond. CR Vercelli | – 291.150 | – 93.116– 100.000 | Un direttore generale + 3 impiegati | Circa 3mln | 20,7% | 32,9% | 0,58% |
Fond. CR Alessandria | – 653.548 | – 1.288.963– 513.000 | Un direttore + due dirigenti + 7 dipendenti | Circa 2.5 mln | 83% | 121% | 1,74% |
Lo Stato patrimoniale delle Fondazioni di Asti e Alessandria è pressoché identico (230 mln. circa), la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli si assesta sui 123 mln.
La lettura degli indici di efficienza e degli oneri in valori assoluti è così chiara che non ha bisogno di commenti ulteriori, se non dire che si potrebbero recuperare facilmente 700/800 mila euro nel breve periodo da destinare ai progetti del territorio alessandrino.
Al prossimo Presidente del CdA, al CdA e al Consiglio della Fondazione Cral l’affascinante compito di centrare questo obiettivo.
Giorgio Abonante