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L’Agenzia territoriale per la casa (Atc) del Piemonte Sud ha pubblicato il Bando Autorecupero 2025, destinato all’assegnazione in locazione di alloggi di edilizia sociale non immediatamente assegnabili perché necessitano di interventi di manutenzione.

Il bando, valido per il nostro Comune, è stato pubblicato il 24 febbraio 2025 mentre il termine di presentazione delle domande è scaduto il 04/04/2025.

Abitare è uno dei principali processi di appropriazione e costruzione di un territorio.

In esso si esprime tutta la forza dell’interazione tra dimensione sociale e fisica del territorio e le implicazioni ed i ritorni che si hanno da questa interazione ricadono su diverse questioni emergenti nell’ambito delle politiche urbane.

I luoghi sono “l’uso che se ne fa”, l’uso che ne fa la gente che li frequenta e li abita, ed è proprio l’interazione, o meglio, la “transazione” tra la componente fisica e sociale ad istituire un territorio.

L’autorecupero rappresenta per la nostra amministrazione e per i cittadini un’opportunità importante per aumentare il numero di alloggi disponibili per le assegnazioni, per ridurre i tempi di attesa, per scongiurare il rischio di occupazioni abusive e al tempo stesso incentivare la partecipazione diretta degli inquilini alla gestione e al mantenimento in efficienza del patrimonio di edilizia sociale.

Inoltre, grazie alla collaborazione con enti e associazioni, si facilita l’accesso al credito delle famiglie, dando possibilità anche a chi non ha disponibilità economiche immediate di partecipare.

Rappresenta, quindi, un processo che permette il recupero di alloggi attraverso la ristrutturazione di edifici sfitti, prevedendo il coinvolgimento attivo nei lavori dei futuri inquilini, essendo basato in primis sul lavoro e sulla partecipazione diretta dei futuri inquilini che si costituiscono in cooperativa edilizia e si impegnano per un numero prestabilito di ore a ristrutturare gli alloggi sotto la direzione di professionisti del settore.

Permette di fornire una soluzione (parziale, ma estremamente significativa) al problema abitativo, assumendo un ruolo all’interno delle politiche abitative e permettendo l’ottimizzazione del patrimonio pubblico attraverso nuove formule di utilizzo/riutilizzo di beni comuni nonostante la mancanza di risorse per interventi di recupero da parte dell’ Amministrazione.

Tale processo edilizio, quindi, potrebbe diventare una tra le soluzione per il riutilizzo di quel patrimonio sfitto che l’Amministrazione Comunale non riesce a gestire, incrementando la quota di alloggi da assegnare e aprendo la strada ad una progettualità indirizzata a interventi sostenibili sia da un punto di vista delle soluzioni architettoniche scelte, sia da un punto di vista dell’impatto sul suolo.

Infatti, il processo si contrappone al fenomeno sempre più diffuso all’interno delle nostre città di espansione incontrollata dell’urbano, costruzione di complessi edilizi destinati a essere lasciati vuoti e inabitati, consentendo l’accesso ad alloggi dignitosi a costi contenuti, anche in aree residenziali urbane, situate nel cuore della città, luoghi sempre più inaccessibili per le fasce di popolazione meno abbienti, a causa delle leggi del mercato.

In questo modo si evita, quindi, l’allontanamento di chi è incapace di sostenere le richieste del mercato immobiliare dal tessuto urbano centrale, dai suoi flussi quotidiani e da servizi accessibili facilmente.

Inoltre la crisi economica ha portato ad un depauperamento delle risorse finanziarie degli Enti Locali che sempre meno provvedono a realizzare abitazioni di tipo popolare optando per la vendita dei terreni pubblici a imprese che in cambio offrono un quota degli alloggi finiti, troppo spesso però aventi costi troppo elevati per chi aspirerebbe ad acquistarne uno o a prenderlo in locazione.

L’autorecupero  si pone come ottima soluzione e soprattutto come buona pratica a cui tendere per il futuro, cercando di rispondere ad un’esigenza crescente del bisogno abitativo da parte delle fasce economiche più deboli ma anche di una estrema fragilità del sistema degli appalti, troppo spesso soggetti a speculazioni facili e a vere e proprie incursioni da parte di scaltri operatori che mirano al profitto a scapito dell’utente finale.

Autocostruzione e autorecupero a scopo sociale intrecciano politiche sociali e cultura dell’abitare e si presentano come buone pratiche di “politiche urbane vicine agli abitanti” nelle nostre società e crediamo fortemente che siano tasselli importanti della configurazione di politiche attente alla specificità dei diversi bisogni abitativi; di politiche non assistenziali, ma che valorizzino invece le risorse e le capacità di cui gli abitanti sono portatori.

Roberta Cazzulo

Assessore Personale, Pari opportunità, Politiche sociali, Lavoro e formazione professionale, Tutela animale; Città di Alessandria.

 

 

 

 

Roberta Cazzulo

Nata a Castelletto d'Orba ma da tredici anni vive ad Alessandria. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze Politiche indirizzo Politico-Economico ed il Master universitario in “Innovazione nella Pubblica Amministrazione” presso l’Università degli studi di Genova, oggi lavora presso l’Ente Provincia di Alessandria occupandosi di valorizzazione ed educazione ambientale. Dal 2009 al 2019 è stata Assessore presso il Comune di Castelletto d’Orba. Dal 2022 è Consigliere comunale ad Alessandria e presiede la Commissione Politiche Sociali e Sanitarie.

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