La realizzazione degli orti urbani è un sistema “green”, sempre più diffuso, per riqualificare aree urbane degradate, per migliorare la qualità della vita nei quartieri e per favorire lo sviluppo del verde in città.
Gli orti urbani sono degli spazi, in città, destinati alla coltivazione, si possono trovare in aree libere da costruzioni, nelle periferie, sui tetti e sulle terrazze, nonché in spazi ed edifici abbandonati.
I cittadini, anche se non sono coltivatori esperti, possono dedicarsi alla coltura di fiori, frutta e ortaggi; gli orti urbani, per quanto sembri essere una tendenza contemporanea, affondano le loro radici nell’Ottocento, quando moltissimi contadini si trasferirono in città. A quei tempi erano una soluzione per soddisfare una richiesta alimentare crescente da parte di famiglie operaie e, in secondo luogo, per ritrovare un equilibrio tra città e aree verdi sempre più precario a causa della continua crescita urbana e industriale.
Un secondo rilancio della pratica dell’agricoltura urbana fu nel secondo dopoguerra, quando i ceti meno abbienti si trovarono in una situazione di forte disagio economico. Nei decenni successivi, l’urbanizzazione e la crescita economica aumentarono e gli orti urbani tornarono a diminuire. Fino ad oggi, quando la necessità di migliorare le nostre città e renderle più verdi ha riportato in auge questa interessante e vantaggiosa pratica.
L’impatto positivo degli orti urbani sulla società è ormai comprovato, i vantaggi che offrono sono diversi, sia ambientali, che sociali e urbani. Da un punto di vista ambientale, l’agricoltura urbana permette di tutelare la biodiversità agricola e favorisce la filiera agroalimentare corta e senza l’uso di pesticidi.
Inoltre, favoriscono il riciclo dei rifiuti organici, utilizzati come concimi, e come tutte le aree verdi migliorano il microclima locale e combattono fenomeni come l’effetto isola di calore. Molto spesso, questi orti sono gestiti da associazioni impegnate in progetti sociali per la comunità locale.
Coltivare un orto urbano, oltre a soddisfare la domanda di frutta e verdura dei cittadini, che godono di prodotti freschi e coltivati in autonomia, favorisce la socialità.
Infatti, gli orti urbani sono solo uno dei progetti che concorrono a rendere le nostre città sempre più sostenibili, sia da un punto di vista ambientale che sociale. In molti casi vengono coinvolte fasce della popolazione sensibili, come gli anziani, per lo sviluppo di progetti di inclusione sociale e di attività all’aria aperta.
Nei paesi anglosassoni si parla di “community garden”, in italiano si usa il termine orto sociale. Inoltre offrono molto spesso una soluzione veloce per riqualificare aree degradate o abbandonate.
Secondo Coldiretti i cittadini, spinti dalla crisi economica generata dal Covid-19, ma anche dal desiderio di vita all’aria aperta, si dedicano sempre di più alla cura dell’orto.4 italiani su 10 si dedicano alla coltivazione di frutta e verdura, sia in terrazzi che negli orti urbani.
Coldiretti definisce questo fenomeno come il ritorno degli “orti di guerra”, quando nelle città di tutto il mondo si diffuse la pratica della coltivazione per garantirsi l’approvvigionamento alimentare in un momento storico difficile. Naturalmente i tempi sono cambiati e le esigenze sono diverse: se da un lato entrano in gioco dei fattori economici, dall’altro viene data grande importanza al contatto con la natura e al bisogno di trascorrere tempo all’aria aperta. A tutto ciò si aggiunge anche un uso diverso del verde privato, in quanto molte più persone scelgono di utilizzarlo per coltivare verdura e frutta. A differenza del passato oggi anche le fasce più giovani di cittadini sembrano apprezzare un’attività come quella di prendersi cura dell’orto urbano.
Nell’ultimo decennio, a partire dai grandi centri urbani, diverse associazioni hanno in vari modi spinto per lo sviluppo sostenibile delle città e per un nuovo stile di vita sano e rispettoso dell’ambiente.
Anche nella nostra Alessandria gli orti comunali sono immersi in una bella area verde situata in viale Milite Ignoto 1/A e sono visitabili previo accordo in loco con l’Associazione Orti in Città; a questa Associazione è stata affidata la gestione quotidiana degli spazi e della vita associativa. L’Amministrazione Comunale mette a disposizione dei suoi cittadini appezzamenti di terreno pari a 50 mq pro-capite, destinati alla coltivazione di ortaggi.
L’assegnazione dell’orto prevede l’obbligo di tesseramento all’Associazione Orti in Città e l’accettazione delle “Regole per la gestione degli orti” approvate dall’Associazione in accordo con l’Amministrazione Comunale.
Ad oggi gli orti sono 182 e 182 sono gli affidatari più gli affini.
Gli iscritti all’Associazione sono 293.
Il presidente dell’Associazione Luigi Borasio, detto Gigi, 73 anni, è attivo da sempre nel mondo del volontariato all’interno del mondo della croce verde e della protezione civile e dal 2013 al 2019 dell’Associazione Fulvio Minetti Malati di Tumore.
Gigi è un passionario, un entusiasta, mi racconta come questo sia una luogo “speciale”, da difendere, come sia importante il “rispetto” degli spazi, la collaborazione quotidiana tra ortolani e la convivenza con la Cooperativa Sociale COOMPANY.
Il Vice Presidente dell’Associazione Maurizio Priora, 65 anni , è stato quarantadue anni tecnico commerciale in ambito di sicurezza ambientale, edilizia, metallurgia, tra le sue doti emerge la capacità di mediare, è sempre stato affascinato da questo luogo che osservava dalla finestra del suo appartamento desiderando un giorno raggiunta la pensione diventare un ortolano.
Essendo, oggi, pensionato ha deciso di dedicarsi con impegno all’Associazione, la Vice presidente vicario è la Dott.ssa Nicolina Puleio, una donna accogliente e determinata, è stata rispettata in pieno la parità di genere.
Molti sono i progetti futuri dell’Associazione orti in città alcuni già realizzati come gli incontri per parlare di sana e sostenibile alimentazione grazie all’Associazione Diabetici Alessandria e alla disponibilità della dott.ssa Castagna Carlotta, altri da realizzare come un corso dedicato al mondo degli ortaggi, future presentazioni di libri , continuando il percorso di accoglienza delle classi dalla materna alle elementari.
Domenica scorsa si è svolta l’elezione dell’orto più bello, ha vinto una donna, Mirella, che ha dedicato il suo orto a Vera la sua nipotina. Ho partecipato con molto piacere all’iniziativa e ho avuto l’onore di essere inserita all’interno della giuria giudicante; è stata una giornata riuscita sia dal punto di vista culinario, che organizzativo e soprattutto di aggregazione.
In autunno è già in progetto un’altra iniziativa l’elezione della zucca più grossa. Insomma l’entusiasmo è tantissimo e Gigi e Maurizio sono una fucina di idee, idee che vengono accompagnate quotidianamente da aiuti validissimi: Romano Ferraresi (84anni), Pucer Giuseppe (77 anni), Tasca Quinto (77 anni) Claudio Zentile (65 anni), volontari che si dedicano al taglio dell’erba, la gestione del ristoro è invece competenza di Melotti Eugenio (75 anni) e di Maria Priarone (80 anni).
L’Associazione Orti in città riesce quotidianamente a far nascere e soprattutto a “coltivare” relazioni, rispettando l’ambiente circostante.
Il volontariato produce vantaggi per l’intera società e per i singoli volontari, permette di mettere a frutto le proprie capacità e ampliare le proprie reti, rappresenta un atto di generosità e sensibilità sociale.
Questo è uno dei luoghi dove mi hanno accompagnato i miei amici appena mi sono trasferita in Alessandria 15 anni fa da Castelletto d’Orba, mi hanno detto “qui ti sentirai a casa …ritroverai la tua campagna” è stato così …E’ luogo prezioso per la nostra città che l’attuale amministrazione proteggerà e valorizzerà all’interno del quale ciascuno di noi non si sentirà mai solo.