
(di Giorgio Laguzzi)
Riassumere in poche righe le ragioni che portano a sostenere una candidata alla segreteria del partito è sempre impresa ardua. Il rischio è quello di scrivere lunghi esercizi di retorica, che poco interessano un potenziale lettore, iscritte e iscritti, cittadine e i cittadini. Tali esercizi retorici solitamente, a seconda delle sfumature, portano a svolgere un tema che parli di errori commessi, distacco dalla base, dalle periferie, dal popolo; poi a seconda delle sensibilità, chi sostenga eccessi di radicalismo nella proposta altrui, chi eccessi di centrismo. Tutte cose sacrosante, in parte vere, ma che sentiamo spesso ripetere ad ogni congresso, ad ogni sconfitta elettorale, e che dunque appaiono ormai sempre più svuotate di un vero e più profondo significato.
Per quanto mi riguarda, cercando di evitare, per quanto possibile, di tediare con arzigogoli il lettore sul motivo del mio sostegno ad Elly Schlein, ho scelto 3 passaggi, a mio avviso molto significativi della sua mozione, che assumono un significato profondo di rilancio di una azione politica che deve tornare ad essere coinvolgente, per rigenerare un partito che pare a tratti stanco, poco dinamico e incapace di generare entusiasmo e attrazione verso i ceti sociali più popolari e anche le fasce di popolazione più giovani.
“Le piazze non bastano se non trovano sponda nella rappresentanza” – Riportare al centro l’importanza della politica e dei partiti nei nostri sistemi democratici. Ritornare all’idea che il movimentismo di piazza rischia di esaurirsi in un fuoco di paglia se non è incanalato nella capacità organizzativa di un partito, capace di muovere la massa critica e permettere che le istanze delle piazze possano incidere a livello di politiche effettive nei diversi livelli istituzionali.
“La comunità politica deve ritornare ad essere intelligenza collettiva” – Pensare il partito non come una somma di individui e di militanti, ma come una comunità politica in grado di esprimere e muoversi come soggetto collettivo. Il ritorno forte del termine “intelligenza collettiva” per marcare la differenza con la visione politica che ha visto curvare il sano pensiero liberale verso un degenere pensiero individualista e soggettivo, intriso di interessi particolari.
“Il welfare deve essere visto come un investimento e non come un costo” – Ritornare a pensare il welfare come uno strumento per l’emancipazione delle persone, in grado dunque di saper creare valore all’interno della nostra società, e superare dunque la visione obsoleta del welfare come peso e fardello sullo sviluppo economico. Sanità pubblica deve essere un termine chiave nel nostro lessico, ammettendo errori e sottovalutazioni fatte in passato anche dal nostro partito.
Passaggi che, ovviamente, sono consapevole essere in parte slogan e parole la cui messa a terra necessita di pratiche amministrative. Ma il ruolo di una segretaria, di una leadership di partito deve essere quella di individuare delle direttrici comuni di idee, valori e progetti. La messa a terra spetta poi a noi amministratori, ma la funzione di elaborazione politica dei partiti deve tornare ad essere centrale come filtro e stimolo alla pratica amministrativa, non già schiacciata su di essa, come spesso è avvenuto in passato.
Se mi dicessero di sottolineare un termine e una battaglia politica dei prossimi mesi e anni che mi hanno portato a sostenere Elly Schlein non avrei dubbi: diritti del lavoro e salario minimo.
Oltre alle diverse battaglie sui diritti civili e una altrettanto giusta e forte battaglia sul congedo parentale paritario, credo che tornare a sottolineare come il perseguimento del buon lavoro rappresenti ancor oggi, e sempre di più, una vera battaglia di emancipazione delle persone sia fondamentale, e sia fondamentale sottolineare come la giusta retribuzione tramite la garanzia di un salario minimo sotto il quale non scendere rappresenti una delle principali lotte politiche.
Ovviamente svariati altri temi sono centrali nella mozione e nel programma di Elly Schlein, questioni inerenti lo sviluppo sostenibile e la transizione energetica, che oggi giorno assumono significati ancora più profondi e necessità impellenti per via dello scenario globale. Così come ovviamente questi temi non possono essere declinati solo per titoli, ma vanno riempiti con proposte precise e puntuali, e messe a terra successivamente da chi amministra nei diversi livelli istituzionali. Per questi approfondimenti però non basta un’elezione primaria. Ci vorrà di più. Ci vorrà la capacità nei mesi a venire di continuare a portare gli argomenti specifici di discussione nei nostri circoli, nel dibattito con i militanti e i gruppi dirigenti locali, assieme agli amministratori comunali, regionali e ai nostri parlamentari. Ci saranno molti argomenti da discutere, ad esempio, sullo sviluppo economico del nostro territorio: il futuro delle multiutility della nostra provincia, il futuro dello smistamento di Alessandria anche come punto di raccordo economico con altri centri-zona, il modo per tenere insieme sviluppo di hub logistici (per il quale il nostro territorio ha una certa vocazione) e la necessità di non “massacrare” l’occupazione di suolo della nostra provincia, il futuro del polo chimico e la possibilità di rendere Alessandria un punto di riferimento per le bonifiche ambientali, la possibilità di intercettare lo sviluppo dell’economia dell’idrogeno verde.
Ma di tutto questo dovremo continuare a parlare dal giorno successivo alle primarie in poi. Ora serve una nuova energia collettiva al Partito Democratico. Un nuovo entusiasmo, una forza travolgente e gentile al contempo, in grado di rigenerare il nostro popolo. Quell’entusiasmo che già ci ha stupiti in queste settimane, portando una folla inaspettata all’inziativa con Elly qualche settimana fa, e portando la mozione Schlein alla vittoria tra gli iscritti nella nostra provincia.
Un’onda lunga che continuerà anche dopo le primarie e che servirà a chiunque sarà leader del nostro partito. Un’onda travolgente e gentile come Elly Schlein.
DOVE VOTARE (aprire il link)
https://radiogold.it/politica/337188-primarie-pd-alessandria-provincia-dove-votare-sezioni-gazebo/