Countries are scrambling to stop a new covid variant
How big a threat is Omicron?
Nov. 26th 2021
Se c’è una lezione di cui il mondo ha fatto tesoro dalla pandemia di covid-19 è stata quella che agire in anticipo paga. Se aspetti una settimana per avere dati migliori su cui basare una decisione ti ritroverai su un sentiero di non ritorno, con casi in forte aumento. Quindi, quando il 25 novembre è emersa la notizia in Sudafrica di una nuova preoccupante variante del virus SARS-CoV-2, molti paesi in Europa e altrove hanno vietato i viaggi dai paesi dell’Africa meridionale entro il giorno stesso. Il 26 novembre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha nominato la variante Omicron, denominazione in alfabeto greco che, di norma, riserva solo alle “varianti preoccupanti”.
Gli allarmi su Omicron sono davvero molti. Il più grande è che essa potrebbe avere la capacità di diffondersi più facilmente rispetto alla Delta, la variante che oggi domina i casi di covid in tutto il mondo. Se fosse così, Omicron potrebbe soppiantare Delta in pochi mesi. In tal caso, Omicron causerebbe focolai più grandi che divamperebbero con maggiore velocità rispetto alla Delta e più difficili da fermare. Un’altra preoccupazione è che i vaccini e i farmaci odierni contro il covid potrebbero essere meno potenti contro Omicron e quindi dover essere ridisegnati.
Al momento, questi sono solo timori basati su indizi tratti dai primi dati su Omicron che emergono dal Sud Africa. Se queste paure si avvereranno è tutt’altro che certo. Ci vorranno settimane o addirittura mesi prima che ci siano prove concrete di laboratorio e altre ricerche per capire se davvero Omicron rappresenti un danno incombente. Nel frattempo, molti paesi stanno cercando d’impedire giustamente che la nuova variante arrivi sui loro territori a causa dei viaggiatori, e stanno guadagnando tempo per prepararsi al peggio sperando nel meglio.
I primi segnali che una nuova variante potrebbe diffondersi sono emersi in Sudafrica all’inizio di questa settimana, quando le infezioni da covid sono aumentate improvvisamente e bruscamente, da meno di 300 casi il 16 novembre a più di 1.200 il 25 nello stesso mese. La stragrande maggioranza di queste infezioni si è verificata nella provincia di Gauteng, che ha Johannesburg come capitale.
All’inizio sembrava che i contagi fossero legati a un grande evento di super diffusione, come una festa studentesca. Questo sarebbe il tipo di epidemia in cui una nuova variante esplode brevemente e poi muore. Ma i nuovi casi nel Gauteng invece sono diventati più dispersi nel tempo. Ciò ha spinto gli scienziati sudafricani a esaminare la sequenza genomica dei campioni virali, ed è così che hanno individuato la nuova variante.
Ulteriori analisi hanno confermato che la nuova variante si stava diffondendo rapidamente in molte altre province del Sudafrica, anche se i numeri erano ancora piccoli. Questa particolarità suggerisce che Omicron potrebbe essere in competizione con Delta. La natura delle mutazioni di Omicron apporta sostegno a questa ipotesi. Ne ha circa 50, un numero eccezionalmente grande. Le più preoccupanti sono le dieci trovate nel dominio di legame al recettore (RBD) della proteina spike del virus. L’ RBD è la parte del virus che si attacca alle cellule umane, consentendo al virus di entrare e d’infettarle. In confronto, la variante Beta ha tre soluzioni RBD e Delta solo due.
Con le mutazioni, la quantità non è necessariamente qualità. Ma molti di quelle presenti in Omicron sono state trovati negli studi di altre varianti per rendere il virus più infettivo. Alcuni di esse rendono più facile per SARS-CoV-2 eludere la risposta immunitaria innata del corpo (la prima reazione del sistema immunitario), altri indeboliscono la sua risposta anticorpale (un meccanismo di difesa costruito a seguito di una precedente infezione o vaccinazione). Varie combinazioni delle mutazioni di Omicron sono presenti in tutte le preoccupanti varianti emerse finora.
Se le mutazioni in Omicron risultano rendere i vaccini covid meno potenti, potrebbe essere necessario modificarle. Il 26 novembre Pfizer e BioNTech, produttori del vaccino covid più utilizzato nei paesi occidentali, hanno affermato che sarebbero stati in grado di rielaborare il loro vaccino mRNA entro sei settimane e spedire i primi lotti entro 100 giorni. Le mutazioni in Omicron non sembrano essere una minaccia per l’efficacia dei farmaci covid antivirali, ma potrebbero abbattere alcune terapie anticorpali, che vengono somministrate a persone incapaci d’attivare una risposta immunitaria.
Anche se Omicron dovesse dominare in Sud Africa, non è chiaro se sostituirà Delta in altre parti del mondo. Il Sudafrica ha avuto un’ondata della variante Beta che non si è affermata altrove. Allo stesso modo, Alpha, che ha attraversato l’Europa, non si è mai affermata in Sud Africa. Questi modelli potrebbero avere a che fare con variazioni demografiche e con infezioni comuni che interagiscono con SARS-CoV-2 in modi poco conosciuti.
Tutto sommato, resta molto da scoprire su Omicron. Ciò che è chiaro, tuttavia, è che il mondo si trova in una posizione migliore per resistere a questo assalto rispetto a quando Delta emerse in India alla fine dello scorso anno. Quando la Delta venne identificata come una variante inquietante, si era già diffusa in molte parti del mondo, seminando alla fine ondate di pandemia. Resta da vedere se Omicron rappresenti una minaccia globale su tale scala.
https://www.economist.com/science-and-technology/2021/11/26/a-new-covid-19-variant-has-emerged?fbclid=IwAR11_2Ui9ae4q2kBG5ehn0PYLP5QOSpz9dwaaszD5nbpLw4yItX8Qpybpeo