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Ho appreso dalle colonne de “La Stampa“ che il Vicesindaco ha definito “allegrotta” la gestione dei crediti durante la passata amministrazione, di conseguenza ne ho ascoltato l’intervento durante il Consiglio comunale del 17 dicembre. Sento di dover rispondere precisando alcuni punti.

Sono stato amministratore di Alegas fino all’approvazione del bilancio 2017 e posso assicurare che il termine è decisamente poco appropriato, soprattutto considerando l’attenzione e gli sforzi che amministratori e dipendenti hanno dedicato all’argomento.

All’approvazione del bilancio 2017 mi sono dimesso in modo spontaneo, rinunciando all’ultima parte del mio contratto (anche in termini economici) e lasciando spazio ad un nuovo amministratore.

Qualche mese fa, in un articolo che richiamo di seguito, https://ilponte.home.blog/2019/12/05/andrea-biancato-crediti-gruppo-amag/ avevo esposto quanto fatto, soprattutto contribuendo a dare un’identità precisa al recupero crediti aziendale.

La difficoltà oggettiva di parlare di dati senza avere un codice univoco (in sostanza confrontando dati realmente confrontabili per periodo di estrazione e cicli di fatturazione) mi indusse allora a non trattare la parte analitica. Fornire dati di crediti scaduti e recupero degli stessi senza accordo sui parametri di estrazione e confronto è un modo di manipolare i numeri brandendoli a caso, forse utile per chi è sempre in campagna elettorale, ma dannoso per la causa aziendale.

Aggiungo che, per precisa scelta, considerando il settore crediti particolarmente critico sia per i temi trattati che per le informazioni gestite, abbiamo ritenuto opportuno che fosse affidato a professionisti in ambito legale, per le attività di coordinamento e giudiziali, ed a personale interno per le attività ordinarie.

Fatte le dovute premesse, cerco di non dilungarmi e canalizzare la mia risposta verso i due punti sollevati dal Vicesindaco durante il suo intervento.

In riferimento allo scaduto, migliorato sensibilmente grazie all’intervento della task force di recupero, sottolineo che il 28 dicembre 2017 (data che coincide con il mio ultimo anno di gestione e che temporalmente risale allo stesso periodo in cui ci troviamo ora, quindi paragonabile come ciclo di fatturazione) lo scaduto Alegas ammontava a 22.037.052,34 € (fonte amministrazione e finanza gruppo AMAG, documento di analisi “Cruscotto Crediti“). Se in seguito è aumentato a oltre 25 milioni di Euro, credo che attribuire la crescita ad una gestione “allegrotta” avvenuta fino al 2017 sia inverosimile, forse pretestuoso. Inevitabilmente, nei mesi primaverili lo scaduto aumenta in seguito alla fatturazione dei volumi consumati nel periodo invernale.

In un passaggio successivo viene fatto riferimento a come i crediti degli anni precedenti siano stati abbandonati e mai sollecitati. Questo è profondamente falso anzi, la gestione di crediti deteriorati o potenzialmente deteriorabili, è stata uno dei punti su cui abbiamo insistito maggiormente, sia a livello stragiudiziale che giudiziale, sia internamente che esternamente.

Riporto un breve estratto (fonte Legale Alegas e Ufficio Recupero Crediti Amag – 24 novembre 2017) relativo a quanto incassato, grazie ad attività di sollecito, sugli importi accumulati nei 7 anni precedenti:

2010 si è passati da uno scaduto di € 1.518.086 a € 1.003.640

2011 da € 2.012.985 a € 1.227.325

2012 da € 2.579.219 a € 1.737.369

2013 da € 4.042.576 a € 2.580.156

2014 da € 2.852.589 a € 2.512.488

2015 da € 2.750.710 a € 2.218.369

2016 da € 5.104.818 a € 2.313.967

Ecco, limitandomi al riscontro dei due punti sollevati durante l’intervento del Vicesindaco ed Assessore alle partecipate, mi vengono spontanee alcune riflessioni.

In primo luogo che certe considerazioni vengono fatte dopo quasi tre anni dal passaggio di consegne.

In secondo luogo che quando vogliamo discutere di dati anche se ci si avvicina alla campagna elettorale dovremmo farlo in un modo più appropriato proprio perché a prevalere dovrebbe sempre essere il bene dell’azienda su cui abbiamo avuto, io e il Vicesindaco con titoli diversi, responsabilità pubbliche. Essendo sicuri di paragonare dati omogenei e confrontabili, magari pesandoli anche in base al fatturato, all’andamento aziendale ed all’utile di esercizio.

Per quanto mi riguarda sono a disposizione del Consiglio comunale di Alessandria per presentare il resoconto degli anni della mia gestione nelle realtà del Gruppo Amag che ho avuto l’onore di amministrare.

Andrea Biancato

Franco Gavio

Dopo il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Politiche ha lavorato a lungo in diverse PA fino a ricoprire l'incarico di Project Manager Europeo. Appassionato di economia e finanza dal 2023 è Consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Dal dicembre 2023 Panellist Member del The Economist.

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