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Ratatouille

L’era del cooking trionfa, finalmente, anche in terra mandrogna. Non entra Cracco nel Consiglio generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ma Artana, uno che di cucine e ristorazione se ne intende assai. E passa dalla porta principale, per indicazione del Comune di Alessandria. Anche se la procedura di nomina sembra essere viziata ma poco importa. Per quali obiettivi e con quale mandato non si sa, si sa soltanto che in questo anno e mezzo è stato candidato per tutti i cda pubblici locali di ogni ordine e grado. Basta che respiri, si diceva una volta.

La Fondazione Cral è strana. Autoreferenziale molto più della politica ma solo perché in realtà ne rappresenta la forma più alta e più bassa al tempo stesso, forse anche la ragione per la quale nessuno si permette mai di criticarla, qualche punzecchiatura ogni tanto ma nulla di che. Pochi giorni fa si è autocelebrata con la presentazione dell’ottimo (bello davvero) catalogo delle opere d’arte di cui è proprietaria raccontandosi come luogo pubblico, come museo, come spazio aperto.

Tutto falso, non è un museo e non è aperto, le opere sono visibili in orari limitati e assurdi. Del resto basta entrarci, Palatium Vetus è un luogo spettrale, vissuto da una ristretta elite che viene scelta per rapporti personali, di potere relazionale, e che nomina sé stessa con meccanismi di legittimazione feudali, un mondo in cui la secolarizzazione non è ancora arrivata visto che la Chiesa ha nelle nomine un peso specifico enorme, crescente a quanto pare. Un mondo che anche quando produce stupidaggini evidenti come il recente dono del povero quaderno dei poveri ai bambini poveri che come tali, poveri, devono essere riconosciuti, nessuno critica.

Mai come in queste ore dobbiamo sentire il peso del fallimento della nostra sconfitta elettorale. Non solo abbiamo perso ma non abbiamo avuto la forza di rompere questo reticolo di interessi che non vedeva l’ora di riemergere e che il dissesto ha solo disturbato, o forse abbiamo perso proprio perché non abbiamo avuto la volontà di romperlo. L’accentramento di poteri e i conflitti di interesse che stanno crescendo nella nostra città dovrebbero preoccupare tutti. Un cuoco nel Consiglio generale della Fondazione Cral è solo un segnale, ma lo chef è un altro e siamo sempre alle solite, da decenni.

Con uno slogan falso ma incisivo ci accusarono di svendere Alessandria ai forestieri, oggi si  preferisce seguire la direzione dell’Alessandria in pasto agli alessandrini.

Ma la colpa è anche nostra, non aver saputo costruire un blocco politico locale di riferimento, troppi anni di liti e abbandoni, peraltro ignorati, ci hanno asciugato a tal punto dall’essere troppo deboli di fronte a questi poteri striscianti nei quali una parte della borghesia alessandrina ha sempre sguazzato.

http://www.giorgioabonante.it/blog/i-debiti-fantasma-e-una-speranza.html

Giorgio Abonante

 

Franco Gavio

Dopo il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Politiche ha lavorato a lungo in diverse PA fino a ricoprire l'incarico di Project Manager Europeo. Appassionato di economia e finanza dal 2023 è Consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Dal dicembre 2023 Panellist Member del The Economist.

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