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La Convenzione di collaborazione tra l’Università degli Studi del Piemonte Orientale – nello specifico il Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali, il DIGSPES – e il Comune di Alessandria ha l’obiettivo di dare vita a una collaborazione scientifica che risponda all’interesse istituzionale comune delle due Parti, in particolare nei settori del welfare, dello sviluppo locale e delle politiche pubbliche territoriali.

All’interno della Convenzione sono indicate alcune attività molto concrete tra le quali sottolineo

  • analisi di dati, supporto valutativo, formazione e consulenza scientifica;
  • supporto scientifico ai programmi e agli interventi locali, attraverso la costruzione di indicatori, strumenti di monitoraggio e disegni valutativi;
  • predisposizione, elaborazione e revisione di ricerche e studi legati alla realizzazione degli Stati Generali delle condizioni socioeconomiche del Comune di Alessandria.

L’attuale Amministrazione ha infatti l’ambizione di costituire un Osservatorio permanente sui fenomeni territoriali locali.

Con l’analisi che seguirà avviamo il processo di collaborazione, e nella fattispecie, cerchiamo, pertanto, di utilizzare al meglio i dati disponibili provando anche ad aiutare tutti i portatori di interesse, decisori politici e organi di stampa a leggere e comprendere in modo corretto le informazioni disponibili.

Il Sindaco

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Qualità della vita ad Alessandria

Alcuni aspetti da tener presente per valutare criticamente le classifiche relative a un indicatore complesso come quello della Qualità della vita:

  • I valori dei singoli indicatori che concorrono a determinare il punteggio finale sull’indicatore complessivo di Qualità della vita si riferiscono all’intero territorio provinciale e non al comune capoluogo; Questo dato viene riportato nelle note metodologiche iniziali ma spesso viene “dimenticato” quando la stessa notizia viene ripresa da altri giornali o anche sullo stesso giornale, nei vari articoli “di approfondimento”. Il risultato finale è che spesso si veicola la percezione che sia il comune capoluogo, Alessandria nello specifico, a essere peggiorata nel tempo, mentre una serie di dati mostrerebbero che non è così. Servirebbero analisi più approfondite per interpretare correttamente i risultati dell’indagine;
  • l’indicatore complessivo Qualità della vita tiene conto di una serie di aspetti della vita di una provincia selezionati rispetto a una gamma ancora più ampia di dati socio economici registrati e disponibili relativi a fenomeni e caratteristiche correlate alla qualità della vita degli abitanti di quel territorio. Quelli impiegati nell’indagine annuale sulla Qualità della vita sono quindi una sotto-selezione degli indicatori socioeconomici riferiti a un determinato territorio e collettività;
  • gli indicatori selezionati sono quantitativi, ciascuno di essi rappresenta (in modo più o meno fedele a seconda degli indicatori) un dato fenomeno, e in particolare la misura in cui esso si presenta su una determinata unità di rilevazione (territorio); generalmente ciascuno di essi è espresso attraverso un numero, una percentuale o un tasso (ad es. n. individui con una certa caratteristica ogni 1.000, …). La capacità degli indicatori di rilevare e rappresentare correttamente il fenomeno sottostante è detta validità e varia da un indicatore a un altro. Non tutti gli indicatori sono ugualmente validi. Alcuni paradossalmente, possono addirittura mostrare valori migliori quando il fenomeno peggiora; un esempio di tale comportamento è dato dalla denuncia di reati che in alcune zone geografiche e in determinate condizioni sfavorevoli (la percezione di inutilità o addirittura pericolosità della denuncia stessa) può addirittura migliorare a dispetto della situazione reale;
  • alcuni indicatori mostrano una capacità migliore di altri di rilevare, in prove ripetute nel tempo, la misura corretta di una certa caratteristica; tale capacità è detta attendibilità e può variare a seconda degli indicatori e, per uno stesso indicatore, in base a determinate condizioni (e quindi nel tempo e nello spazio). Non tutti gli indicatori sono ugualmente attendibili;
  • i vari indicatori specifici di determinate caratteristiche o fenomeni possono essere combinati tra loro per rappresentare una caratteristica o fenomeno più articolato, così come viene fatto per cercare di rilevare, quantificare e rappresentare un concetto multidimensionale e complesso come la Qualità della Vita di una comunità su un certo territorio. Attraverso una serie di operazioni matematico-statistiche gli indicatori semplici concorrono a un valore finale complessivo che dovrebbe rappresentare sinteticamente la Qualità della vita percepita dai vari abitanti in un certo territorio. Ciascuno degli indicatori contribuisce con il proprio valore rilevato (variabile da territorio a territorio e di rilevazione in rilevazione) e in base al peso relativo che i ricercatori hanno dato a ciascuno di essi, a seconda di quanto si ritenga che esso influenzi il costrutto finale complessivo, la Qualità della vita per il cittadino. Un aspetto di cui tenere conto è che il peso di ogni indicatore compreso nella formula è uguale per tutti, mentre nella percezione dei singoli individui, nella realtà, ciascuno di essi ha un’importanza che varia da soggetto a soggetto;
  • la formula impiegata aspira a essere la più obiettiva possibile, ma naturalmente non lo è; essa è finalizzata a spingere il risultato finale complessivo verso un numero maggiore o, al contrario, minore, a seconda che i singoli fenomeni rilevati siano più o meno positivi, sotto il profilo della Qualità della vita, per la comunità a cui essi si riferiscono, ma può risentire della parte estranea di ogni indicatore. Nelle recenti rilevazioni si nota un peggioramento dei valori delle grandi città (verificare). Esso si riferisce a un reale peggioramento della Qualità della vita nelle metropoli o le formule impiegate enfatizzano un effetto complessivo?
  • A causa di un maggior numero di abitanti ad Alessandria si potrebbe pensare che Alessandria eserciti un peso relativo maggiore sugli indicatori di Qualità della vita determinando un effetto a cascata sugli altri comuni della provincia. E’ però possibile che alcuni dati che caratterizzano Alessandria possano risentire di una dinamica opposta: Alessandria è posta al centro, tra Milano, Genova e Torino e alcuni comuni della sua provincia (Tortona, Ovada e Asti in particolare) potrebbero risentire dell’influenza delle vicine grandi città i cui indicatori sono peggiorati più di tutti, esercitando così un effetto di trascinamento su Alessandria;
  • anno dopo anno, le caratteristiche socio economiche di un territorio possono mutare in meglio o in peggio e le indagini di Qualità della vita possono costituire un prezioso strumento di monitoraggio di tale fenomeno, ma l’interpretazione del significato della variazione, dei fattori che l’hanno determinata, delle possibili conseguenze e degli specifici indicatori che hanno concorso a determinare tale variazione complessiva è la vera ricchezza di questi sistemi di monitoraggio che possono così costituire uno strumento utile ad avviare una riflessione critica, approfondimenti scientifici e valutazioni politiche. E’ per questo motivo che il Comune di Alessandria, consapevole di tutto ciò, ha stipulato un accordo con il DIGSPES mirato ad approfondire alcuni fenomeni socio economici del territorio, in primis sul tema della povertà (dire meglio).
Il Ponte